di Giulio Chinappi
ARTICOLO ORIGINALE PUBBLICATO SU LA CITTA’ FUTURA
L’accordo di libero scambio UE-Vietnam, entrato in vigore nel 2020, rappresenta un modello da seguire per l’UE al fine di espandere le proprie relazioni economiche e commerciali nell’intera regione dell’Asia sud-orientale.
Il prossimo 13 dicembre il primo ministro vietnamita Phạm Minh Chính e i leader di altri nove Paesi membri dell’ASEAN parteciperanno al vertice tra l’Unione Europea (UE) e l’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico (ASEAN), il primo evento ad alto livello tra i due blocchi, che si terrà a Bruxelles (Belgio).
L’incontro si svolge in occasione del 45° anniversario delle relazioni ufficiali tra la Comunità Economica Europea (il predecessore dell’UE) e l’ASEAN, ed è considerato un evento di particolare significato per l’Europa sui fronti economico, diplomatico e di sicurezza nel contesto attuale. Istituita nel 1977, la cooperazione ASEAN-UE è cresciuta costantemente sia in ampiezza che in profondità, e nel 2020 è diventata un partenariato strategico. Con l’approvazione della strategia indo-pacifica annunciata nel 2021, l’UE riconosce ufficialmente il ruolo centrale dell’ASEAN nella regione. Nel settore dell’economia e del commercio, l’UE è attualmente il terzo partner dell’ASEAN e il secondo fornitore tra i partner (dati aggiornati al 2021).
In questo quadro generale, con i recenti notevoli progressi nella cooperazione bilaterale con l’UE in settori chiave, il Vietnam sta diventando un ponte molto importante ed efficace, contribuendo al rafforzamento dei meccanismi di cooperazione congiunta tra l’ASEAN e l’UE. In particolare, la firma dell’accordo di libero scambio UE-Vietnam (EVFTA) e la sua entrata in vigore (dal 1° agosto 2020) sta creando un forte impulso per gli scambi economici e commerciali tra le due parti, ed è anche considerato come un modello per l’UE per continuare ad espandere il suo impegno nell’intera regione dell’ASEAN.
Nonostante sia stato colpito dalla pandemia di COVID-19, il fatturato commerciale tra il Vietnam e l’UE è cresciuto in modo impressionante negli ultimi anni. Nello specifico, il fatturato del commercio bilaterale nei primi otto mesi del 2022 ha raggiunto i 42,4 miliardi di dollari, in aumento del 14,85% rispetto allo stesso periodo del 2021. La struttura delle esportazioni del Vietnam verso l’UE tende ad espandersi e diversificarsi, non limitandosi solo a voci chiave come macchinari e attrezzature (+34,8%), tessili (+41,2%) e calzature (+36,2%), ma comprendendo anche molti prodotti dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca hanno registrato un fatturato all’esportazione molto elevato, in particolare caffè (+54,4%), frutti di mare (quasi +42%), frutta e verdura (+18%), peperoni (+25%) e riso (+22,2%). Anche l’importazione di molti prodotti dall’UE verso il Vietnam ha registrato un forte aumento, principalmente prodotti farmaceutici (+7,6%), prodotti chimici (+102%), legno e prodotti del legno, mangimi per animali (+15,5%), latte e prodotti lattiero-caseari (+29,1%), altri prodotti alimentari (+45,3%) e materie prime per la produzione.
Per quanto riguarda gli investimenti, l’UE è attualmente il quinto maggiore investitore straniero in Vietnam, con un capitale registrato totale di 27,6 miliardi di dollari. Solo nei primi otto mesi del 2022, il capitale di investimento totale registrato dell’UE in Vietnam ha raggiunto i 2,2 miliardi di dollari, con un aumento del 69,6% rispetto allo stesso periodo del 2021, con 104 nuovi progetti concessi. Con un forte impegno a garantire trasparenza, apertura e convenienza nell’ambiente delle imprese di investimento, il Vietnam ha ricevuto investimenti di alta qualità dall’UE con progetti con tecnologia avanzata, creando valore e vantaggi comuni per la comunità imprenditoriale di entrambe le parti.
Insieme al potenziamento degli scambi economici e commerciali, anche la cooperazione e la condivisione di esperienze nella risposta ai cambiamenti climatici è un settore fondamentale, che interessa il Vietnam e l’UE e si concentra sulla promozione della cooperazione tra le due parti. Pur essendo un Paese in via di sviluppo, il Vietnam continua ad attribuire un’elevata priorità alla transizione ecologica ed è determinato ad attuare con successo gli impegni assunti alla 26ma Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP26).
Insieme a ciò, il Vietnam e l’UE stanno attuando attivamente iniziative di cooperazione sull’energia verde e sull’energia sostenibile. In particolare, con il coordinamento del Regno Unito e dell’UE, il Vietnam ha istituito l’Energy Transformation Partnership (JETP) con il Gruppo dei Paesi più industrializzati del mondo (G7). La parte vietnamita ha contribuito dal punto di vista politico e tecnico per l’attuazione di questa iniziativa. Per il Vietnam, la questione della conversione energetica è di grande importanza per il successo dell’attuazione della Strategia Nazionale di Sviluppo Socio-Economico. Il Vietnam chiede che l’UE sostenga la costruzione dell’autosufficienza nella produzione di apparecchiature per la conversione di energia rinnovabile, sostenga l’accesso a finanziamenti verdi preferenziali e migliori la trasformazione tecnologica.
All’interno della regione, il Vietnam e l’UE mirano a coordinare ed espandere la cooperazione in altri importanti settori, in un momento in cui sono state appena annunciate molte importanti strategie dell’UE, come la strategia di cooperazione con la regione indo-pacifica, il Global Gateway, la bussola strategica, ecc… dimostrando il ruolo notevole della regione dell’ASEAN e dell’Asia in generale. In qualità di partner strategico, il Vietnam si impegna a continuare a lavorare a stretto contatto con l’UE sulla base di vantaggi reciproci, per la pace, la stabilità, la cooperazione e lo sviluppo nella regione e in tutto il mondo.
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