Il presidente cinese Xi Jinping ha tenuto martedì un vertice virtuale con il presidente francese Emmanuel Macron e con il primo ministro tedesco Olaf Scholz, nel quale i tre leader hanno affrontato soprattutto il tema della crisi ucraina.
Martedì 8 marzo ha avuto luogo il vertice in videoconferenza Cina–Francia–Germania, che ha visto la partecipazione del presidente cinese Xi Jinping, del presidente francese Emmanuel Macron e del primo ministro tedesco Olaf Scholz. I tre leader si sono soffermati soprattutto sulla crisi ucraina, e Xi Jinping ha suggerito ai suoi interlocutori la nella promozione di un quadro di sicurezza europeo equilibrato, efficace e sostenibile per gli interessi e la sicurezza duratura dell’Europa. Il capo di Stato ha invitato ad un dialogo paritario tra tutte le parti in causa, compresi gli Stati Uniti.
Il presidente cinese, come riporta l’edizione inglese del Global Times, ha sottolineato la necessità di sostenere congiuntamente i colloqui di pace tra Russia e Ucraina, incoraggiando le due parti a mantenere lo slancio dei negoziati e chiedendo la massima moderazione per prevenire una massiccia crisi umanitaria.
Secondo gli esperti, la Cina potrebbe giocare un ruolo molto importante nella risoluzione della crisi ucraina, visti i buoni rapporti che Pechino intrattiene con tutte le parti in gioco. La Cina ha espresso i suoi favori per una soluzione diplomatica della crisi, punto di vista condiviso anche dalla maggioranza degli Stati europei, ed intrattiene solidi rapporti di amicizia con la Russia. Circa una settimana fa, infatti, Xi Jinping aveva già tenuto una lunga telefonata con il presidente russo Vladimir Putin. Inoltre, fatto poco noto al grande pubblico, Pechino ha investito moltissimo in Ucraina negli ultimi cinque anni, con il valore degli investimenti cinesi nell’ex repubblica sovietica che è passato dai 50 milioni di dollari del 2016 ai 260 milioni di dollari del 2021, soprattutto nei settori energetico ed agricolo.
Secondo quanto riportato dalla stampa cinese, Xi ha sottolineato che l’attuale situazione in Ucraina è preoccupante e la Cina è profondamente addolorata per lo scoppio della nuova guerra nel continente europeo: “La Cina sostiene che la sovranità e l’integrità territoriale di tutti i Paesi devono essere rispettate, gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite devono essere pienamente osservati, le legittime preoccupazioni in materia di sicurezza di tutti i Paesi devono essere prese sul serio e tutti gli sforzi che contribuiscono alla soluzione pacifica della crisi devono essere sostenuti”, ha affermato Xi, osservando che il compito urgente al momento è impedire che la situazione di tensione si intensifichi o addirittura sfugga al controllo.
“La conversazione tra Xi e Putin ha svolto un ruolo attivo nel portare avanti i negoziati Russia-Ucraina e credo che l’incontro virtuale di Xi con i leader francese e tedesco incoraggerà la parte europea ad avere un dialogo diretto con la Russia“, ha detto Cui Hongjian, direttore del Dipartimento di Studi Europei presso l’Istituto Cinese di Studi Internazionali, intervistato dal Global Times. Secondo l’esperto, le sanzioni imposte dai Paesi europei contro la Russia sono in realtà controproducenti e non fanno altro che esacerbare la situazione. Per questo, la Cina spera che Francia e Germania guidino l’Unione Europea nella ricerca del dialogo diretto con Mosca.
“Come due paesi leader in Europa, Francia e Germania accoglieranno con favore il ruolo della Cina in quanto fattore costruttivo per aiutare a risolvere la crisi della sicurezza in Europa”, gli ha fatto eco Li Haidong, professore dell’Istituto di Relazioni Internazionali presso l’Università Cinese di Affari Esteri di Pechino.
“Sebbene i principali paesi europei come la Germania e la Francia sostengano le sanzioni economiche contro la Russia, le sanzioni alla fine danneggerebbero il continente stesso, dato che alcuni settori chiave dell’Europa come petrolio e gas dipendono fortemente dalle esportazioni russe”, affermano inoltre i media cinesi. Lo stesso presidente Xi Jinping ha sottolineato che le sanzioni imposte contro la Russia influenzeranno la finanza globale, l’energia, i trasporti e la stabilità delle catene di approvvigionamento e danneggeranno l’economia globale che è già devastata dalla pandemia. “Dato l’aumento dei prezzi dell’energia degli ultimi giorni, è diventata anche una questione urgente per l’Europa cercare il dialogo, aumentando la leva per i negoziati diplomatici“, ha commentato Cui Hongjian.
L’interesse della Cina per la risoluzione della crisi ucraina si denota anche da altre iniziative prese da Pechino. Lunedì, il consigliere di Stato cinese e ministro degli Esteri Wang Yi ha presentato sei iniziative sull’assistenza umanitaria all’Ucraina in una conferenza stampa a margine della quinta sessione del 13° Congresso Nazionale del Popolo a Pechino. Il massimo diplomatico cinese ha affermato che il processo dovrebbe rispettare i principi di giustizia e neutralità; prestare la massima attenzione ai senzatetto in Ucraina; proteggere i civili per evitare disastri umanitari secondari; garantire che gli aiuti umanitari possano muoversi senza intoppi; garantire la sicurezza degli stranieri in Ucraina; e sostenere le Nazioni Unite per coordinare gli aiuti umanitari all’Ucraina.
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