Nel suo breve libro, Jacques Baud ricostruisce lo svolgimento dei fatti nel caso del volo RyanAir FR4978, costretto ad atterrare a Minsk il 23 maggio 2021 a causa di un allarme terroristico poi rivelatosi infondato. In quell’occasione, le autorità bielorusse arrestarono un attivista dell’opposizione, Roman Protasevič, accusato di estremismo politico.
Il volo RyanAir FR4978 sarebbe dovuto essere un volo come ogni altro, che il 23 maggio 2021 era destinato a percorrere la rotta tra la capitale greca, Atene, e quella lituana, Vilnius. Tuttavia, questo volo ha causato una crisi internazionale fortemente mediatizzata in occidente, quando l’aereo è stato costretto ad atterrare all’aeroporto di Minsk dopo aver ricevuto due e-mail nelle quali si paventava la presenza di un ordigno esplosivo a bordo. Immediatamente, il circo massmediatico occidentale ha accusato la Bielorussia di ogni nefandezza, soprattutto dopo che le autorità locali hanno arrestato uno dei passeggeri del volo, Roman Protasevič, attivista dell’opposizione vicino agli ambienti di estrema destra e ricercato in Bielorussia per attività politiche estremiste.
Nel suo breve libro, l’analista strategico svizzero Jacques Baud, già colonnello dell’esercito di quel Paese e noto per essersi occupati di casi come quello di Aleksej Naval’nyj, ripercorre gli avvenimenti di quella giornata, mettendo in evidenza gli errori e le contraddizioni della versione ufficiale propinata dai media e dai governi occidentali. Attraverso la sua analisi, Baud non solo dimostra che il dirottamento del volo FR4978 non fosse un’azione programmata dal governo bielorusso, ma pone seri dubbi sul funzionamento dell’informazione nelle democrazie occidentali, ed accusa i decisori politici di prendere le proprie decisioni non sulla base dei fatti, ma dei pregiudizi.
Questo metodo di affrontare le dispute geopolitiche non rappresenta affatto una novità. Infatti, come nota lo stesso Baud, viene utilizzato in ogni situazione che riguarda Paesi non allineati con gli Stati Uniti, come Russia, Cina, Cuba, Iran e altri, dando all’opinione pubblica che tutti i problemi del mondo siano causati da un gruppo di Paesi che gli Stati Uniti e il mondo occidentale considerano come propri nemici. In queste occasioni, gli USA ed i loro alleati sventolano spesso le effimere bandiere dei diritti umani e del diritto internazionale, elementi che però vengono ignorati quando vengono violati da governi amici o dagli stessi Paesi del blocco occidentale. Ad un’attenta considerazione dei fatti, del resto, emerge che i Paesi accusati non sono responsabili di ciò che gli viene imputato, o che hanno giocato solamente un ruolo marginale nello svolgimento di questi episodi.
Nel caso specifico del volo RyanAir FR4978, Baud dimostra come i media occidentali abbiano – volutamente o meno – omesso una serie di importanti dettagli su quanto accaduto quel giorno sui cieli della Bielorussia, ignorando i racconti dei testimoni oculari e addirittura le informazioni pubblicate sui siti dell’opposizione russa e bielorussa, che avevano tutto l’interesse di sfruttare la vicenda per attaccare il governo di Minsk. Al contrario, hanno creato una vera e propria teoria della cospirazione, propinando una ricostruzione quanto meno fantasiosa dei fatti.
Un altro punto importante affrontato nel libro riguarda l’identità della persona arrestata dalle autorità bielorusse, Roman Protasevič. Costui è stato presentato dai media occidentali come un giovane blogger che si oppone al governo di Aljaksandr Lukašėnka al fine di instaurare una “democrazia” in Bielorussia. In realtà, il passato recente di Protasevič ci dimostra come costui sia un attivista dell’estrema destra neonazista, che ha preso parte anche al conflitto ucraino tra le file del temibile battaglione Azov, che si è macchiato di ogni crimine nell’altra ex repubblica sovietica. Personaggi come Protasevič o il russo Naval’nyj ottengono il sostegno dei governi occidentali nonostante la loro conclamata fede politica di estrema destra, solamente al fine di fabbricare un’opposizione ai governi di questi Paesi.
Un’altra importante questione che emerge dalla lettura del libro è la sempre maggiore dipendenza della politica estera europea nei confronti di quella statunitense. Secondo Baud, la diplomazia dei principali Paesi europei oramai ricalca pedissequamente quella di Washington, senza nemmeno bisogno di analizzare le questioni prima di prendere le decisioni. Questo avviene a tal punto che, in diverse occasioni, i Paesi europei hanno preso decisioni contrarie ai propri interessi pur di compiacere gli USA. Al contrario, l’Europa avrebbe tutto l’interesse a tessere relazioni amichevoli con Mosca e Minsk, vista la vicinanza geografica, gli interessi economico-commerciali comuni ed il fatto che un eventuale conflitto diretto li coinvolgerebbe in prima persona.
La lettura del libro di Jacques Baud è molto agevole e prende poco tempo, ma sicuramente risulta doppiamente interessante per il lettore. In primo luogo, permette di ricostruire dettagliatamente gli avvenimenti del 23 maggio 2021, dando una visione dei fatti che differisce da quella che è stata fatta passare come unica e inconfutabile dai media televisivi e giornalistici occidentali. In secondo luogo, il caso specifico del volo FR4978 evidenzia alcuni meccanismi che non si limitato ad esso, ma che anzi vengono applicati quasi quotidianamente nei confronti di tutti i Paesi non genuflessi al volere di Washington, come dimostra proprio in questi giorni la nuova “crisi ucraina” e le conseguenti accuse infondate che vengono rivolte alla Russia.
Il libro può essere scaricato all’indirizzo riportato di seguito
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