L’11 maggio il Press Club Internazionale (IPC) ha ospitato la conferenza stampa sulla visita dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Zeid Ra’ad Al Hussein.
È la prima visita dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite non solo nel nostro paese ma anche nella regione dell’Asia Centrale e nella CIS.
Durante la sua visita l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha osservato che in Uzbekistan, secondo la Strategia d’azione si stanno attuando riforme graduali, e ha notato che in questo processo si presta l’attenzione speciale ai diritti umani. Zeid Ra’ad Al Hussein ha confermato la disponibilità dell’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani di sviluppare a lungo termine e la cooperazione bilaterale sistematica.
Secondo l’Alto Commissario, lo scopo principale della sua visita in Uzbekistan è di sostenere le riforme previste dal governo. “Siamo consapevoli che queste riforme sono a lungo termine e richiedono del tempo, ma la cosa più importante è che il processo è già iniziato”. “Vogliamo agire nell’ambito di queste riforme come partner del governo e della società civile, solo lavorando insieme possiamo risolvere i problemi esistenti, “- ha detto Zeid Ra’ad Al Hussein.
Dichiarazione del Commissario per i diritti umani (UNHCHR) era costituita da due parti – la dichiarazione di apertura e le risposte alle domande dei giornalisti.
Nel suo discorso di apertura dell’UNHCHR ha presentato brevemente i risultati della visita in Uzbekistan. Secondo l’UNHCHR, la visita è stata molto breve, ma allo stesso tempo efficace. Nonostante il calendario molto stretto, il governo dell’Uzbekistan e l’ufficio dell’UNHCHR, sono riusciti a mantenere l’impegno preso e non spostare la visita al prossimo autunno. “Il 10 maggio, in un solo giorno abbiamo tenuto una serie di riunioni con alti funzionari, che terminarono in un incontro con il presidente dell’Uzbekistan Sh. M. Mirziyoyev e abbiamo raggiunto degli accordi su una serie di questioni, ” – ha detto l’Alto Commissario.
Il successo della visita è il raggiungimento dell’accordo preliminare con l’Uzbekistan sulla ripresa della cooperazione con i relatori speciali e con l’Ufficio Regionale dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani a Bishkek. Nonostante l’assenza di rappresentanza nel paese, sono stati osservati progressi costanti nel campo dei diritti umani in Uzbekistan negli ultimi quattro anni.
Durante la conferenza stampa, l’Alto Commissario non ha presentato una revisione completa della situazione dei diritti umani in Uzbekistan. Nel corso degli incontri con alti funzionari, l’UNHCHR ha osservato la comprensione e il riconoscimento dell’importanza di risolvere i problemi secondo gli standard internazionali in materia di diritti umani.
Il secondo elemento importante del discorso dell’Alto Commissario è la Strategia per i cinque settori prioritari dell’Uzbekistan 2017-2021. Secondo l’Alto Commissario, la riforma della pubblica amministrazione rafforzerà la responsabilità delle agenzie governative verso la popolazione. Garantire l’indipendenza del potere giudiziario dall’esecutivo è una delle più importanti innovazioni nel campo di principio di legalità, elemento che mancava in Uzbekistan in precedenza. Esso comprende anche misure per proteggere i diritti e le libertà dei cittadini, l’accesso alla giustizia e la lotta alla corruzione. Nel complesso, la Strategia è un documento impressionante e punto di riferimento delle riforme. È importante notare che i piani e le intenzioni rappresentano solo un lato, ma è altrettanto importante riuscire a raggiungere un cambiamento reale.
Il terzo punto nel discorso dell’Alto Commissario riguardava le impressioni dall’incontro con i rappresentanti della società civile nel Centro “Strategia di sviluppo”. All’incontro hanno partecipato sessanta persone provenienti da varie organizzazioni, tra cui alcuni rappresentanti con i punti di vista critici verso il governo. E ‘stato il primo incontro in questo formato negli ultimi dodici anni, e l’Alto Commissario ha espresso il parere, che tali eventi diventeranno la norma per l’Uzbekistan. Se il Presidente e il governo vogliono raggiungere i loro obiettivi, hanno bisogno di una società civile vivace dinamica e dei media, non solo per aiutare lo Stato, ma anche per poterlo criticare.
L’Alto Commissario ha incoraggiato una cooperazione più stretta con altri organismi del sistema per la protezione dei diritti umani delle Nazioni Unite, compresi gli Organi dei Trattati e le Procedure Speciali. L’ospite è stato lieto di annunciare che dopo una pausa di quindici anni, il governo riprenderà il dialogo in questo settore, e l’Uzbekistan ha invitato l’inviato speciale sulla libertà religiosa.
In seguito, l’Alto Commissario ha considerato i progressi nel campo dei diritti umani, ad esempio, l’eliminazione del lavoro minorile durante la raccolta del cotone. L’UNHCHR ha espresso l’opinione, che la Strategia consentirà di eliminare problemi anche in altre aree, in particolare, la tortura e le azioni illegali delle forze di sicurezza, la pratica della raccolta forzata di cotone dalla popolazione.
Zeid Ra’ad Al Hussein ha condiviso le sue impressioni sulla visita a Samarcanda, in particolare sul lavoro di Sala di ricevimento virtuale del presidente dedicata ai cittadini e sull’incontro con la comunità locale (sei strutture religiose e nove centri culturali). L’ospite ha osservato, che dall’inizio d’apertura delle Sale di ricevimento virtuale, sono stati accolti 800 mila reclami dei cittadini.
L’Alto Commissario ha definito tale quantità di appelli una base utile per lo sviluppo di riforme e leggi.
L’Alto Commissario ha menzionato l’incontro con il Vice Primo Ministro e Presidente del Comitato delle Donne T.Narbaeva, sottolineando l’importanza di promuovere le donne nella pubblica amministrazione, per le posizioni di alte cariche, al fine di garantire la parità di genere. L’UNHCHR ha detto di essere è a conoscenza dello sviluppo di due progetti di legge sulla parità di genere e la prevenzione della violenza domestica.
L’Alto Commissario ha espresso i ringraziamenti al Presidente dell’Uzbekistan Sh. M. Mirziyoyev e altri alti funzionari per l’organizzazione efficiente della visita e proficuo dialogo, nonostante il calendario molto stretto.
Al termine del suo discorso, l’Alto Commissario dell’ONU per i diritti umani ha risposto a una serie di domande di media locali e stranieri.
Qual è il ruolo delle Nazioni Unite in questa fase della globalizzazione, se è pronta a risolvere dei problemi e delle sfide? Come l’OHCHR, in queste condizioni, realizza la protezione dei diritti umani a livello globale?
Mr. Zeid Ra’ad Al Hussein: ”Il mondo sta cambiando rapidamente. Tutti i cambiamenti sono molto diversi, e stiamo cercando di gestirli. L’UNHCHR cerca sempre di ricordare a ciascun paese l’obbligo di rispettare i diritti umani, le promesse che avevano fatto, firmando l’accordo con le Nazioni Unite. Insieme con le Nazioni Unite, l’ONHCHR procura tutta l’assistenza possibile per i diritti umani. Sosteniamo sempre un cambiamento positivo, ma presentiamo anche le nostre critiche. L’OHCHR non differenzia i paesi grandi e piccoli, sviluppati e in via di sviluppo, nord o sud. L’UNHCHR sta attivamente collaborando con varie organizzazioni e agenzie governative”.
Quali soluzioni L’Alto Commissario può proporre a livello di Nazioni Unite in merito al problema del Lago d’Aral?
“I diritti ambientali e il diritto a un ambiente sano rappresentano degli elementi inalienabili dei diritti umani. Il problema del lago d’Aral è una questione globale. L’OHCHR non ha cooperato con l’Uzbekistan per affrontare questo problema, a causa dell’assenza di rappresentanza in paese. Mi auguro che l’Uzbekistan stabilirà cooperazione con l’Ufficio Regionale a Bishkek, e affronteremo la questione, consultando rapporti di relatori speciali”.
L’Alto Commissario ha risposto alla domanda circa l’apertura della sede OHCHR in Uzbekistan, e sulla presenza di relatori delle procedure speciali: ” La cooperazione sarà stabilita gradualmente, ne abbiamo discusso con il presidente dell’Uzbekistan, lavoreremo sulla questione presso la sede regionale a Bishkek per stabilire e rafforzare la cooperazione tra l’OHCHR e l’Uzbekistan”. L’Alto Commissario ha espresso la speranza che a seguito dei risultati di due giorni di colloqui si raggiungerà un accordo congiunto con il governo per una futura cooperazione del paese con l’OHCHR e il suo Ufficio Regionale a Bishkek.
Alla domanda sul rilascio di alcuni individui dal carcere, L’Alto Commissario ha osservato che l’elenco di tali persone si prepara all’inizio dell’anno, il quale in seguito si elabora congiuntamente con il governo. Mr. Zeid Ra’ad Al Hussein ha notato che all’inizio dell’anno sono state rilasciate alcune persone, e l’OHCHR auspica che il governo continuerà a lavorare in questa direzione.
L’Alto Commissario ha risposto alla domanda sulla sua visita a Samarcanda, dicendo che è stato impressionato dall’architettura e la storia della città. In futuro tornerà in Uzbekistan come un turista con la famiglia per qualche settimana.
Presidente dell’IPC Sherzod Kudratkhojayev ha notato l’inizio di una nuova importante epoca nelle relazioni tra l’Uzbekistan e l’ONU, e l’ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani. Egli ha anche aggiunto che prima di tutto il governo dell’Uzbekistan e organizzazioni pubbliche stesse ricercano lo sviluppo. Nel periodo di sfide e minacce, il rispetto dei diritti umani è la base per lo sviluppo sostenibile. In Uzbekistan ne sono consapevoli, sta cambiando anche la società civile, e il governo sta cambiando rispetto a questi problemi. Kudratkhojayev ha ringraziato l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Zeid Ra’ad Al Hussein per l’attenzione dedicata e tempo, considerando il calendario molto stretto.
Ricordiamo che, l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani era in visita in Uzbekistan dal 10 al 12 maggio. Durante la visita Zeid Ra’ad Al Hussein ha incontrato il Presidente dell’Uzbekistan Sh. M. Mirziyoyev, i capi delle varie agenzie governative (camera legislativa dell’Oliy Majlis, la Corte Suprema, l’ufficio del procuratore generale, Ministero degli Affari Esteri, Ministero della Giustizia, Ministero degli Interni, Centro Nazionale per i diritti umani, Commissario dell’Oliy Majlis per i diritti umani) e rappresentanti della società civile.
L’incontro nella sede dell’IPC è diventato una piattaforma per il dialogo e la comunicazione interattiva dell’Alto Commissario con i media sulla prima visita in Uzbekistan.
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