“Cultura mitteleuropea e diplomazia nell’età contemporanea: da Vienna a Dayton”: è questo il titolo del Convegno internazionale di Studi Mitteleuropei organizzato dall’Istituto per gli Incontri Culturali Mitteleuropei a Gorizia il 26 – 28 novembre 2015. La scelta del tema è stata suggerita dalla coincidente ricorrenza, nel presente anno, di numerosi e significativi anniversari legati ad eventi storici decisivi per la storia del continente europeo: dal 200.mo del Congresso di Vienna (1815), passando attraverso il 1915 (Patto di Londra), il 70.mo dalla fine del secondo conflitto mondiale, il 40.mo dell’Atto finale della Conferenza di Helsinki e del trattato di Osimo, il ventennale degli accordi di Dayton che pose fine alla guerra nei Balcani.
Nell’ambito di questo vasto spettro temporale, il Convegno si pone l’obbiettivo di aprire una discussione che individui gli elementi di continuità (e quelli di rottura) intorno al concetto di mediazione politica delle controversie internazionali, i cui esiti non sempre hanno scongiurato il presentarsi di sanguinosi conflitti e di emergenze umanitarie dalle conseguenze tragiche. Lo scacchiere mitteleuropeo, ancora una volta, assume una valenza paradigmatica: si comprende quindi il senso di una riflessione pluridisciplinare che raccolga il contributo della storiografia più aggiornata, assieme all’apporto delle scienze sociali, politiche e diplomatiche.
I lavori saranno suddivisi in tre sessioni specificatamente dedicate ai principali ambiti tematici del dibattito: dopo la prolusione introduttiva, si prosegue con la disamina sotto il profilo storico degli accordi diplomatici miranti all’instaurazione di un equilibrio europeo delle Potenze, per poi riflettere sulla ricerca di un’intesa comune (diplomazia, mediazione, negoziato), concludendo un dibattito aperto dedicato agli “esperimenti di dialogo”, ossia alla cosiddetta “diplomazia minore”, che indica quelle iniziative intraprese a livello locale per giungere ad una composizione e ad un superamento civile dei conflitti.
Alle sessioni si alternano tre momenti, rispettivamente turistico-culturale, musicale e teatrali, centrati sulla specificità pluriculturale del territorio goriziano, realizzati in collaborazione con i Soggetti pubblici e privati che partecipano all’iniziativa, tra i quali si ricordano: Regione Autonoma FVG, Provincia e Comune di Gorizia, CCIAA – Zona Franca, Fondazione Ca.Ri.Go, Centro Polifunzionale di Gorizia (Uni UD), Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università degli Studi di Trieste, Istituto per la Ricerca sul Negoziato, Istituto di Sociologia Internazionale di Gorizia, ArtistiAssociati. I lavori si svolgeranno a Gorizia, nell’ambito di prestigiosi sedi quali Palazzo Attems-Petzenstein, le aule magne dei due Atenei di Trieste ed Udine, la sala conferenze “Della Torre” della Fondazione Ca.Ri.Go.
Fase propedeutica: questo evento risulta il frutto di un’attività inserita nell’ambito di un percorso progettuale pluriennale “Nello spirito di Ungaretti: La Cultura Umanistica per la pacificazione dei popoli. Riflessioni per il Cinquantenario dell’ICM 1966-2016”; tale attività, nel 2015, si è esplicata nelle seguenti fasi operative: il rinnovato assetto della sede sociale, culminato nella dedicazione della Presidenza dedicata al sen. Michele Martina, primo presidente ICM); il censimento e la valorizzazione del patrimonio culturale ICM (la ceramica artistica attribuita ad Andrea Parini l’archivio storico ICM, l’archivio audio-video dei convegni e dei progetti ICM fin dal 1968, la biblioteca dell’Istituto, la raccolta completa delle pubblicazioni edite dall’Istituto fin dal 1966); la predisposizione di specifici “omaggi letterari” da donare a personalità in visita nel nostro territorio.
In analogia alle esperienze del 2014, il Convegno comprenderà due itinerari culturali sul territorio, il primo sui luoghi del soldato Giuseppe Ungaretti, il secondo sui luoghi emblematici del Trattato di Osimo.
È previsto il coinvolgimento di Studenti del polo liceale goriziano nonché di rappresentanti delle associazioni studentesche universitarie attive nei due poli accademici.
Il lavoro di coordinamento per conto di ICM delle iniziative summenzionate, nonché le riunioni preliminari organizzative dei ricercatori, studiosi e docenti (avvenute in Italia e all’estero) è stato affidato al dott. Marco Plesnicar.
Per l’interesse che l’argomento desta, per la qualifica elevata dei relatori provenienti dai Paesi Mitteleuropei, per la stessa rete di collaborazioni che è stata predisposta, si può affermare che il convegno diviene un prezioso strumento capace di attirare un consistente pubblico tanto in città quanto nel limitrofo territorio provinciale e transfrontaliero, con conseguente fruizione degli esercizi pubblici ivi operanti, con la conseguente visita alle particolari peculiarità naturali, storico-artistiche ed enogastronomiche dell’Isontino.
SCHEMA DEI LAVORI
PRIMA SESSIONE
Giovedì 26 novembre 2015, ore 09.30
Salone d’onore di Palazzo Attems Petzenstein, p.zza de Amicis, 2 – Gorizia
– Saluto dei rappresentanti delle Istituzioni presenti.
Prolusioni:
– Istituzionale: Alfonso Zardi (Head of Department – Democratic Institutions and Governance Department – Council of Europe)
– Diplomatica: Ambasciatore Francesco Bascone (Vice-Presidente dell’Istituto per la Ricerca sul Negoziato di Gorizia)
– Storica: a cura di Vittorio Criscuolo (Università Statale di Milano)
Ore 12.00 Rinfresco e successivo trasferimento con bus di APT Gorizia, per un itinerario culturale, in collaborazione con la Provincia di Gorizia, sul Carso del soldato Giuseppe Ungaretti.
Ore 18.00 Presentazione della monografia storica Il Congresso Vienna di Vittorio Criscuolo, Editrice Il Mulino, presso la sede ICM, via Mazzini 20, Gorizia.
SECONDA SESSIONE
Venerdì 27 novembre 2015, ore 09.30
Aula Magna dell’Università di Udine, Via S. Chiara, 1 – Gorizia
Da Vienna a Berlino (1815-1989): le cancellerie alla ricerca di un equilibrio europeo
Presiede la sessione: Prof.ssa Liliana Ferrari – Presidente dell’Istituto di Storia Sociale e Religiosa di Gorizia
Interventi programmati:
– La questione adriatica nella prospettiva del Congresso di Berlino (1878) a cura di Maddalena Guiotto – Museo Storico del Trentino (Trento)
– 1915-1975. Da Londra a Osimo, sessant’anni di trattati e di vittorie mutilate a cura di Lorenzo Salimbeni – Centro Studi Eurasia Mediterraneo
– Refugee Crisis and Diplomacy in Hungary (1989) a cura di Imre Tóth – Responsabile dei musei di Sopron (Ungheria)
– La riscossa della ragione: dall’inutile strage alla patria comune europea a cura Claudio Cressati – Università degli Studi di Udine
– Dall’isolamento ai barlumi di nuove aperture con l’Italia. La Comunità nazionale italiana dell’ex zona B (1955-1975) a cura di Kristjan Knez – Società di studi storici e geografici di Pirano
TERZA SESSIONE
Venerdì 27 novembre 2015, ore 15.30
Aula Magna Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali (UniTS), via Alviano, 18 – Gorizia
La ricerca di un’intesa comune: diplomazia, mediazione, negoziato
In collaborazione con l’Istituto per la Ricerca sul Negoziato di Gorizia (IRN)
Presiede la sessione: PierGiorgio Gabassi – Direttore IRN (Istituto per la Ricerca sul Negoziato di Gorizia)
Interventi programmati:
– Le mediazioni nei conflitti balcanici (1992-95) a cura di Ambasciatore Francesco Bascone – Vice-Presidente IRN
– Atto finale di Helsinki (1975) a cura di Georg Meyr – Università degli Studi di Trieste
– Diplomazia e Santa Sede (passando per Gorizia) a cura di Karl Bonutti, già Ambasciatore della Slovenia presso la Santa Sede
– Conversazione con Demetrio Volcic sulla futura evoluzione culturale e politica dell’Europa
QUARTA SESSIONE
Sabato 28 novembre 2015, ore 09.30
Sede “Fondazione Ca.Ri.Go.”
Il Goriziano: laboratorio di “diplomazia minore”:
Tavola rotonda sui temi:
Gorizia – Nova Gorica: la frontiera più aperta d’Europa
“Città divise” e integrazione: le ricerche ISIG
L’esperienza della Caritas Goriziana nella guerra dei Balcani
La cooperazione transfrontaliera
2004: insieme in Europa
Le potenzialità del GECT
In collaborazione con ISIG
Introduce e modera: Prof. Raimondo Strassoldo (sociologo)
Partecipano personalità e rappresentanti delle istituzioni locali.
Il CeSE-M sui social