La Corea del Nord condanna l’ambizione di Israele per l’annessione territoriale

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a cura di Giulio Chinappi

La KCNA condanna le mosse israeliane di annessione della Striscia di Gaza in violazione del fragile cessate il fuoco, evidenziando il ruolo degli USA nel sostenere l’espansionismo sionista e denunciando la minaccia alla pace e alla sovranità palestinese.

Gli aggressori israeliani stanno ora compiendo tentativi sempre meno velati di mutare la loro politica dall’espansione territoriale all’annessione territoriale.

Israele, che ha interrotto l’atmosfera del fragile cessate il fuoco a marzo e ha ripreso l’invasione della Striscia di Gaza, ha occupato oltre il 50 % dell’area.

I sionisti hanno “giustificato” la loro occupazione con sofismi briganteschi, sostenendo che si tratti della cosiddetta “creazione di un nuovo canale di sicurezza” e affermando che “occuperanno un’ampia zona di Gaza e la includeranno nella zona di sicurezza di Israele”.

Hanno spinto così oltre le loro pretese, dichiarando che “impediranno qualsiasi tentativo delle autorità palestinesi di danneggiare gli insediamenti ebraici” e che “non permetteranno alle autorità palestinesi di controllare la Cisgiordania”, rivelando in questo modo la loro intenzione di occupare completamente uno Stato chiamato Palestina, ben oltre il perimetro di una regione.

Proprio i sionisti israeliani hanno osteggiato con ostinazione l’attuazione della “soluzione dei due Stati” richiesta dalla comunità internazionale, ossessionati dall’ambizione di annettere l’intero territorio palestinese sin dalla nascita di uno Stato ebraico, grazie al patrocinio e alla manipolazione degli Stati Uniti.

L’aggressione militare contro la Striscia di Gaza e l’espansione degli insediamenti ebraici procedono tuttora sotto il pretesto di “distruggere Hamas”. Tutto ciò, in realtà, fa parte delle manovre per l’annessione territoriale, non di una semplice “espansione della zona di sicurezza”.

Israele ha apertamente svelato la sua ambizione di conquista territoriale e ha sguainato la spada dell’annessione contro l’intero Stato legittimo della Palestina, un atto impensabile senza l’intervento diretto degli Stati Uniti.

Gli Stati Uniti hanno dichiarato che, se il conflitto in Striscia di Gaza cesserà, Israele consegnerà loro l’area, aggiungendo che, una volta ricevuta, gli Stati Uniti ricostruiranno Gaza e la trasformeranno in un resort sul mare.

Ciò non è altro che un ordine a Israele di occupare completamente la Striscia di Gaza e un ulteriore incitamento dell’amico vassallo a inghiottire a ogni costo l’intero territorio palestinese.

Non soddisfatti, gli Stati Uniti hanno organizzato esercitazioni militari congiunte con Israele mobilitando bombardieri strategici B-52, sotto il pretesto di una cosiddetta “cooperazione operativa per far fronte a diverse minacce provenienti dalla regione”, incoraggiando così i guerrafondai israeliani.

Per Israele, che da tempo fissa gli occhi avidi sul territorio palestinese, tale incoraggiamento e supporto militare da parte del suo patrono rappresentano un’ottima opportunità per realizzare i propri progetti, e alla fine si è lanciato apertamente nell’annessione totale dell’intero territorio palestinese.

La realtà dimostra in modo chiaro che la distruzione indiscriminata e gli omicidi sanguinosi nella Striscia di Gaza continueranno fino a quando Israele non inghiottirà l’intero Stato palestinese.

Le mosse militari sconsiderate degli aggressori israeliani in Medio Oriente, sostenute dagli Stati Uniti, dimostrano ancora una volta chi è il vero sabotatore della pace e della sicurezza globale.

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