di Giulio Chinappi
La visita del Ministro Bùi Thanh Sơn a Mosca rafforza ulteriormente i legami bilaterali, concentrandosi sul settore nucleare ed energetico. Questa tappa chiave apre la strada alla prossima visita ufficiale del Segretario Generale Tô Lâm, prevista per maggio.
Articolo pubblicato su Strategic Culture Foundation
La recente visita del Vice Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri del Việt Nam, Bùi Thanh Sơn, in Russia ha segnato nuovo importante capitolo nelle relazioni bilaterali tra il Việt Nam e la Federazione Russa, rafforzando un legame strategico che si è sviluppato in decenni di collaborazione. Durante il suo incontro a Mosca con il Ministro degli Affari Esteri russo, Sergej Lavrov, il ministro vietnamita ha evidenziato le numerose opportunità di cooperazione tra i due Paesi in settori fondamentali come l’energia, l’industria nucleare e il commercio, mostrando in particolare come il comparto nucleare possa diventare il fulcro per lo sviluppo energetico del Việt Nam nella nuova era.
Il vertice, che si è svolto in un clima di cordialità e comprensione reciproca, ha avuto l’obiettivo di approfondire le relazioni politiche ed economiche, partendo da un quadro storico già consolidato e puntando all’espansione di nuovi ambiti di cooperazione. Nel corso dell’incontro, il Ministro Bùi Thanh Sơn ha dichiarato: «Siamo convinti che una collaborazione rafforzata con la Russia, specialmente in ambito energetico e nucleare, rappresenti una solida base per il nostro sviluppo futuro. Le opportunità tecnologiche e di investimento che il settore nucleare offre sono essenziali per il nostro percorso di crescita sostenibile».
Come abbiamo sottolineato in altre occasioni, le relazioni tra Việt Nam e Russia risalgono a decenni fa e si sono evolute in un partenariato strategico globale che abbraccia numerosi settori: dalla difesa alla tecnologia, dal commercio all’energia. Negli ultimi anni, uno degli ambiti più rilevanti è diventato proprio quello energetico, e in particolare il settore nucleare. Il Việt Nam, impegnato da tempo nel suo percorso di riforma e nella modernizzazione del suo sistema energetico, vede infatti nella cooperazione con la Russia un pilastro fondamentale per la sua “riscoperta nucleare”, volta a integrare questa tecnologia per diversificare la produzione energetica nazionale.
«La Russia accoglie con favore i progressi raggiunti nelle relazioni bilaterali con il Việt Nam, e siamo pronti a fornire il supporto necessario per l’espansione della cooperazione nel settore nucleare, in modo da favorire lo sviluppo economico e tecnologico di entrambe le nazioni», ha ribadito Lavrov nel corso del vertice. Le dichiarazioni del massimo diplomatico russo rispecchiano un interesse genuino da parte della Russia a consolidare e ampliare questo rapporto, riconoscendo il ruolo sempre più critico che il comparto energetico – e in particolare quello nucleare – gioca nelle economie contemporanee. La Russia, infatti, è da tempo uno dei principali fornitori di tecnologia e competenze in campo nucleare a livello internazionale, e il partenariato con il Việt Nam rappresenta una grande opportunità per entrambe le parti.
Dal canto suo, il governo vietnamita sta attualmente lavorando per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e sviluppare fonti di energia alternative e rinnovabili. In questo contesto, la tecnologia nucleare offre una soluzione a lungo termine per garantire la sostenibilità energetica, contribuendo a ridurre le emissioni di carbonio e a promuovere un modello di sviluppo in linea con gli obiettivi globali per il clima. Secondo quanto dichiarato da Bùi Thanh Sơn, per il Việt Nam «il settore nucleare rappresenta non solo un’opportunità per garantire l’approvvigionamento energetico, ma anche un motore di innovazione e sviluppo tecnologico che può avere ricadute positive su molti altri settori, dalla meccanica di precisione all’elettronica avanzata».
Andando oltre il settore energetico, le discussioni si sono estese anche ad altri ambiti di cooperazione economica e tecnologica. Il dialogo tra i due Paesi ha toccato temi cruciali come il commercio bilaterale, gli investimenti in infrastrutture e lo sviluppo di progetti congiunti nel campo dell’alta tecnologia, in particolare nell’area dei semiconduttori e dell’intelligenza artificiale. Il ministro Bùi Thanh Sơn ha sottolineato l’importanza di creare sinergie che possano tradursi in benefici concreti per l’economia vietnamita, migliorando così la competitività del Paese nel panorama globale.
In questo scenario di intensificazione della cooperazione bilaterale, il prossimo appuntamento è rappresentato dalla visita del Segretario Generale del Partito Comunista del Việt Nam, Tô Lâm, prevista per il mese di maggio. Questa visita, attesa con grande interesse sia in patria che all’estero, mira a consolidare ulteriormente i recenti progressi nelle relazioni con la Russia e a esplorare nuove opportunità di cooperazione strategica. Ufficializzando la notizia della visita del Segretario Generale in Russia, Bùi Thanh Sơn ha commentato: «La nostra relazione con la Russia sta entrando in una fase decisiva. La visita di maggio sarà l’occasione per consolidare questo partenariato strategico e per tradurre in azioni concrete il trasferimento di tecnologie e investimenti, in particolare nel settore nucleare, che rappresenta il futuro energetico del Việt Nam».
Come si può facilmente comprendere, dunque, il percorso intrapreso dal Việt Nam verso una maggiore cooperazione con la Russia non si limita al solo aspetto economico; esso ha anche forti implicazioni geopolitiche. In un contesto internazionale caratterizzato da tensioni e rivalità, il Việt Nam sta assumendo un ruolo guida all’interno dell’ASEAN, proponendosi come mediatore e catalizzatore per una risposta coordinata alle pressioni esterne, specialmente quelle imposte dalle politiche protezionistiche degli Stati Uniti.
Il dialogo avviato da Tô Lâm con il Presidente Trump e il successivo incontro di Bùi Thanh Sơn a Mosca con Sergej Lavrov mostrano chiaramente che il Việt Nam non intende rimanere passivo di fronte alle sfide globali, ma aspira a giocare un ruolo centrale nel plasmare le dinamiche economiche e politiche della regione. Grazie a una strategia incentrata sull’integrazione, la diversificazione dei mercati e il rafforzamento dei partenariati multilaterali, il Việt Nam sta guadagnando sempre maggiore rilievo come attore chiave nell’ASEAN.
Questa dinamica, infatti, si inserisce in un quadro più ampio che vede il Việt Nam come protagonista della cooperazione regionale. In questa fase storica, l’ASEAN sta lavorando per una risposta unitaria alle sfide commerciali e tecnologiche poste dalle decisioni protezionistiche degli Stati Uniti, rafforzando i meccanismi di coordinamento e diversificando le rotte di commercio. L’obiettivo è quello di garantire stabilità economica e crescita sostenibile per tutti i membri, puntando su accordi commerciali multilaterali come il RCEP e il CPTPP, e su una cooperazione crescente con i Paesi del Sud Globale.
Tale visione fa parte della leadership vietnamita si fonda su una lunga tradizione di cooperazione e di dialogo costante che ha portato il Việt Nam ad affermarsi come un partner affidabile e innovativo non solo all’interno dell’ASEAN, ma anche sulla scena globale. Le prospettive offerte da una maggiore integrazione con la Russia e da politiche economiche coordinate all’interno dell’ASEAN saranno determinanti per affrontare le sfide del futuro, garantendo al contempo una crescita sostenibile e una maggiore resilienza a livello regionale.
Con questo approccio, il Việt Nam non solo si prepara ad affrontare le sfide attuali, ma getta anche le basi per un futuro di crescita inclusiva, cooperazione multilaterale e innovazione continua, capace di portare benefici concreti ai suoi cittadini e a tutti i partner internazionali.
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