Intervista a Lali Panchulidze, manager e rappresentante in Italia della Georgian Airways, presidente dell’Associazione culturale internazionale Italia Georgia Eurasia

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a cura di Stefano Vernole (vicepresidente Centro Studi Eurasia e Mediterraneo)

Lali Panchulidze

Buongiorno, attualmente il partito di governo a Tbilisi è “Sogno Georgiano”. Può innanzitutto descriverci i principi basilari di questo movimento?

    Personalmente, non sono iscritta a nessun partito … diciamo che sono referente di un gruppo di numerosi patrioti georgiani residenti in Italia che sostiene convintamente la sovranità popolare e nazionale della Georgia, quindi i suoi legittimi rappresentanti e istituzioni: parlamento, Governo e presidente.  Sogno Georgiano è un grande movimento, una coalizione nazional popolare di conservazione valoriale (tradizioni, cultura, identità, religione cristiana ortodossa) e di forte sviluppo sociale, economico e infrastrutturale.

    Come noto, le forze euro-atlantiche hanno duramente contestato alcuni provvedimenti intrapresi dal Governo di Tbilisi, in particolare la legge sull’obbligo di registrazione per le ONG finanziate dall’estero e la legge sui valori tradizionali. “Sogno Georgiano” intende ricercare dei compromessi al riguardo con Bruxelles oppure se l’abrogazione di queste norme rimarrà un prerequisito, ritiene che la Georgia debba rimanere fuori dall’Unione Europea?

      Il ritorno alla presidenza USA di Donald Trump ha permesso di svelare tutti i segreti, i trucchi e gli affari del guerrafondaio deep state sedicente democratico. Ci sono prove inconfutabili di corruzione internazionale e di enorme sostegno economico a tentati e riusciti (come in Ucraina) colpi di Stato. Si è scoperto che, anche in Georgia, oltre il 70% dei gruppi politici di opposizione e dei media finti indipendenti, dipendevano completamente da finanziamenti esteri, dall’agenzia USAID o da fondazioni internazionali come quelle di Gates e Soros. Sogno Georgiano ha giustamente difeso la nostra patria da queste indebite e destabilizzanti interferenze economiche.

      Qual è la visione di “Sogno Georgiano” riguardo ai rapporti con la Russia, date le note questioni concernenti Abkhazia (dove abbiamo assistito recentemente ad una certa turbolenza) e Ossezia del Sud? Come intende quindi porsi il suo partito nei confronti della NATO, data l’ambizione storica dell’Alleanza Atlantica ad espandersi in questo Paese?

        Abkhazia e Ossezia sono terre caucasiche storicamente georgiane che devono assolutamente tornare alla madrepatria, magari sotto forma istituzionale di federazione che ne rispetti le specificità. Con la sorella ortodossa Russia, nostra ingombrante vicina, con la quale abbiamo convissuto per secoli nell’Impero Zarista e poi nell’Unione Sovietica, bisogna saggiamente e realisticamente dialogare come sta ben facendo Trump, per mettere fine alla tremenda guerra fratricida in Ucraina.

        Infine, le chiedo una panoramica nei rapporti tra Italia e Georgia, dato che la comunità georgiana nel nostro Paese è certamente rilevante (quasi 34.000 persone secondo le statistiche ufficiali). In particolare, se esiste la possibilità di incrementare la cooperazione tra i due Paesi in ambito turistico-culturale (la Georgia possiede uno straordinario patrimonio religioso cristiano-ortodosso e 4 siti UNESCO) e se ritiene che il processo d’integrazione dei georgiani in Italia possa essere migliorato.

        Fra georgiani residenti in Italia, coloro che vengono periodicamente (per studio, lavoro, affari e turismo) e gli italiani di origine georgiana, in realtà siamo almeno 70.000 … Noi amiamo l’Italia e chi ci conosce si innamora subito di nostre tradizioni, cultura, danza, cucina e profonda religiosità. Anche per questo sta aumentando il turismo bilaterale che unisce storia, cultura, arte, natura, sport, ma anche shopping in Italia, affari commerciali e investimenti in Georgia.

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