L’avvio del terzo mandato di Nicolás Maduro tra continuità e innovazione

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di Giulio Chinappi

Nicolás Maduro ha inaugurato il suo terzo mandato lo scorso 10 gennaio, aprendo una nuova fase politica ed economica per il Venezuela. Riconciliazione, riforme costituzionali e diversificazione economica sono al centro della sua strategia per consolidare pace e sovranità.

Lo scorso 10 gennaio, il presidente Nicolás Maduro ha ufficialmente dato inizio al suo terzo mandato presidenziale, segnando l’avvio di una nuova era politica e sociale in Venezuela. Questo evento, infatti, non rappresenta solo una continuità del progetto rivoluzionario bolivariano, ma anche un momento di rilancio economico e di trasformazioni profonde nella struttura di governance del Paese. Facendo riferimento agli assalti delle frange reazionarie venezuelane e degli imperialisti stranieri, Maduro ha dichiarato che “il popolo venezuelano, la pace, la Costituzione e la democrazia hanno trionfato”, sottolineando l’importanza di un percorso pacifico e democratico nonostante le sanzioni internazionali e gli attacchi esterni.

Durante la cerimonia di inaugurazione e nei successivi interventi pubblici, Maduro ha evidenziato come il dialogo e la riconciliazione siano stati elementi chiave per superare le divisioni interne e le tensioni sociali. Il presidente venezuelano ha citato episodi di incontro tra sostenitori del chavismo e oppositori, descrivendo un clima di rispetto e comprensione reciproca. “Nessuno in Venezuela vuole colpi di Stato, interventi militari o violenza. Vogliamo libertà, democrazia, armonia e pace”, ha dichiarato il leader bolivariano.

Secondo il bilancio tracciato dallo stesso Maduro, l’anno 2024, descritto come un periodo di riconciliazione e tolleranza, ha visto la fusione tra le forze popolari, militari e di polizia per affrontare le minacce interne ed esterne. Un esempio significativo è stato il controllo delle tensioni verificatesi tra il 28 e il 30 luglio 2024, quando mercenari e gruppi estremisti hanno tentato di destabilizzare il Paese. Maduro ha sottolineato il ruolo cruciale delle Forze Armate e dei corpi di sicurezza nella neutralizzazione di queste minacce, consolidando sette anni consecutivi di pace.

Uno degli elementi più ambiziosi del nuovo mandato di Maduro è il vasto calendario elettorale per il 2025, che include un referendum costituzionale e nove elezioni popolari, dimostrando il grande protagonismo del popolo nel sistema politico venezuelano. Questo piano prevede il rinnovo delle principali istituzioni democratiche, come l’Assemblea Nazionale, i governatorati e le municipalità. Inoltre, saranno introdotte sei consultazioni popolari trimestrali per promuovere una partecipazione più diretta dei cittadini. La prima di queste consultazioni si terrà il 2 febbraio 2025, in coincidenza con il 26° anniversario dell’inizio della presidenza di Hugo Chávez.

Il presidente ha anche annunciato di aver affidato al procuratore generale Tarek William Saab, noto chavista della prima ora, la guida della Commissione Nazionale Unitaria e Inclusiva per la Riforma Costituzionale, con l’obiettivo di ampliare la democrazia e gettare le basi per una nuova economia. Questo processo, che culminerà con un referendum, rappresenta un passo cruciale per ridefinire il modello istituzionale del Paese.

Maduro ha poi annunciato l’implementazione di un nuovo modello di governance basato su sette trasformazioni strategiche, note come “7T”. Questo approccio mira a decentralizzare il potere e a promuovere una maggiore partecipazione popolare attraverso i 5.297 circuiti comunali del Paese. Ogni trasformazione è supportata da piani specifici che coinvolgono innovazioni organizzative e tecnologiche.

Tra le trasformazioni più rilevanti spicca quella economica, denominata, per la sua importanza, la 1T, che punta a superare la dipendenza storica dalla rendita petrolifera. Maduro ha sottolineato la necessità di diversificare l’economia, rendendola autosufficiente e integrata nell’equazione energetica mondiale. Questo obiettivo sarà raggiunto grazie all’utilizzo strategico delle risorse di gas e petrolio come leva per lo sviluppo sostenibile, cercando allo stesso tempo di diminuire la dipendenza dell’economia nazionale dai prezzi degli idrocarburi.

Sul fronte economico, il 2024 ha segnato un punto di svolta per il Venezuela, con una riduzione dell’inflazione annuale al 48%, il livello più basso degli ultimi 12 anni. Questo risultato è stato ottenuto attraverso politiche macroeconomiche mirate e un’attenzione particolare alla produzione nazionale. A tal proposito, Maduro ha anche evidenziato come la crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL) del 9% e l’incremento del 14% nella produzione petrolifera siano indicatori di una ripresa economica concreta.

La riorganizzazione dell’economia è stata articolata in 13 settori strategici, tra cui:

  • Idrocarburi e minerario
  • Agroalimentare e pesca
  • Esportazioni non petrolifere
  • Innovazione finanziaria con il Bolívar Digitale
  • Economia comunale e nuove tecnologie

Questo piano mira a combinare i settori tradizionali con quelli emergenti, favorendo l’imprenditorialità e la diversificazione economica. Ponendo queste basi innovative, Maduro ha affermato che il Venezuela è pronto a consolidare ulteriormente questi progressi nel 2025, grazie alla nuova struttura economica.

Allo stesso tempo, nonostante i progressi, il Venezuela continua ad affrontare le conseguenze delle sanzioni internazionali e gli effetti delle misure coercitive che hanno colpito il sistema economico e istituzionale del Paese, rallentandone la crescita economica. Maduro ha dunque colto l’occasione per denunciare il colonialismo europeo e le ingerenze imperialiste, sottolineando che il governo bolivariano non si piegherà a queste pressioni. Ha anche richiamato l’attenzione sul ruolo storico della Resistenza dei popoli indigeni e africani contro il dominio coloniale, ribadendo l’impegno del Venezuela per un futuro libero e sovrano e per il multipolarismo a livello internazionale.

A nostro modo di vedere, l’inizio del nuovo mandato presidenziale di Nicolás Maduro rappresenta un momento di grande importanza per l’avvenire del Venezuela e per la consolidazione del processo rivoluzionario bolivariano. Con una visione chiara per il futuro, basata su dialogo, trasformazioni strutturali e innovazione economica, il Paese si prepara a consolidare la pace sociale e a rafforzare la sua sovranità. Il piano delle “7T”, insieme alla riforma costituzionale e alla diversificazione economica, costituisce una roadmap ambiziosa per guidare il Venezuela verso una nuova era di stabilità e prosperità. Tuttavia, il successo di queste iniziative dipenderà dalla capacità del governo e della società civile di affrontare con determinazione le sfide che ancora persistono e di respingere gli assalti delle forze ostili sia interne che esterne.

Le Sette Trasformazioni (7T) nel dettaglio:

  1. Prima T: Trasformazione Economica
    – Modernizzazione economica.
    – Diversificazione inclusiva per un nuovo modello esportatore produttivo.
  2. Seconda T: Piena Indipendenza
    – Aggiornamento ed espansione della dottrina bolivariana.
    – Indipendenza culturale, scientifica, educativa e tecnologica.
    – Focus sullo sviluppo educativo, scientifico e tecnologico.
  3. Terza T: Sicurezza Interna e Territoriale
    – Perfezionamento del modello di sicurezza interna.
    – Garanzia di giustizia e diritti umani.
    – Recupero totale della Guayana Esequiba.
  4. Quarta T: Rinnovamento del Modello Umanista e Socialista
    – Accelerazione del recupero dello Stato.
    – Consolidamento delle nuove generazioni di grandi missioni.
    – Rafforzamento dei valori cristiani e umanisti.
  5. Quinta T: Politica di Inclusione e Partecipazione
    – Politica come servizio pubblico.
    – Focus sul potere cittadino e popolare.
    – Ripoliticizzazione delle masse popolari.
  6. Sesta T: Trasformazione Ecologica
    – Preservazione del pianeta e preparazione alla crisi climatica.
    – Sviluppo di strategie per mitigare l’impatto ambientale.
    – Protezione dell’Amazzonia e delle riserve naturali.
  7. Settima T: Geopolitica e Leadership Mondiale
    – Inserimento definitivo del Venezuela nel mondo multicentrico, nei BRICS.
    – Rafforzamento della diplomazia bolivariana di pace.
    – Ricostruzione dell’integrazione latinoamericana e caraibica attraverso la CELAC e l’UNASUR.
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