di Giulio Chinappi
Il presidente russo Vladimir Putin ha presentato aggiornamenti significativi alla dottrina nucleare russa e ha delineato la nuova strategia energetica del Paese al Forum della Settimana dell’Energia, cambiamenti che riflettono l’adattamento alle nuove minacce geopolitiche e ai cambiamenti globali nel settore energetico.
Negli ultimi tempi, il presidente russo Vladimir Putin ha promosso significative modifiche alla dottrina nucleare russa, in un contesto globale caratterizzato da tensioni crescenti e sfide geopolitiche. Tali modifiche sono state evidenziate in un recente incontro del Consiglio di Sicurezza russo, in cui Putin ha sottolineato l’importanza della triade nucleare russa come garanzia fondamentale di sicurezza per il Paese e per il mondo. Inoltre, il Forum della Settimana dell’Energia ha rappresentato un’importante occasione per Putin per illustrare la nuova strategia energetica della Russia, evidenziando l’ambizione di rafforzare la posizione della Russia nel mercato energetico globale.
La nuova dottrina nucleare russa
Durante un incontro del Consiglio di Sicurezza russo, Putin ha dichiarato che la triade nucleare russa — composta da missili terrestri, aerei strategici e sottomarini — continua a rappresentare il principale strumento di deterrenza e garanzia di sicurezza per la Russia. Secondo Putin, la dottrina nucleare attuale è stata aggiornata per rispondere ai cambiamenti rapidi della situazione militare e politica globale, che richiedono una revisione delle minacce e dei rischi militari percepiti.
Il presidente ha evidenziato che il documento aggiornato non solo amplia l’elenco degli Stati e delle alleanze militari soggetti a deterrenza nucleare, ma rivede anche le minacce che giustificano l’uso di armi nucleari. Una delle novità più significative è la riserva del diritto di utilizzare armi nucleari in caso di aggressione contro la Russia e la Bielorussia, enfatizzando che questa decisione sarà presa considerando anche il contesto dell’uso di armi convenzionali da parte degli eventuali nemici.
In particolare, il vice presidente del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitrij Medvedev, ha sottolineato che ogni situazione che possa giustificare l’uso di armi nucleari sarà valutata in modo approfondito e che la decisione finale spetterà al comandante in capo delle forze armate russe, ovvero il presidente Putin. Ciò include considerazioni su attacchi da parte di Paesi non dotati di armi nucleari che ricevono supporto da potenze nucleari, rafforzando l’idea di una deterrenza condivisa.
Dal punto di vista di Mosca, queste modifiche alla dottrina nucleare riflettono non solo la necessità di affrontare nuove minacce, ma anche un chiaro messaggio di deterrenza nei confronti dell’Occidente e dei suoi alleati, ponendo l’accento sulla determinazione della Russia di mantenere la propria sovranità e sicurezza in un contesto globale sempre più instabile.
Il Forum della Settimana dell’Energia e la nuova strategia energetica
Quasi in concomitanza con l’aggiornamento della dottrina nucleare, Putin ha partecipato al Forum della Settimana dell’Energia, dove ha presentato la nuova strategia energetica della Russia. Durante il suo intervento, il presidente ha affermato che la Russia intende consolidare la sua posizione di leader nel settore dell’energia nucleare e sostenere progetti ambiziosi per affermare la sua supremazia tecnologica. Questo include il lancio di un progetto nazionale chiamato “Nuove Tecnologie Nucleari ed Energetiche”, che mira a sviluppare ulteriormente le capacità energetiche del Paese.
Putin ha sottolineato l’importanza della sovranità tecnologica, affermando che il funzionamento affidabile delle infrastrutture energetiche è essenziale per garantire la sicurezza energetica del Paese e delle nazioni alleate. Ha inoltre dichiarato che la cooperazione con Paesi amici non si limiterà solo al commercio di risorse, ma si estenderà anche alla creazione di catene produttive e scientifiche complete, specialmente nel settore dell’energia nucleare.
L’accento posto da Putin sulla necessità di sviluppare soluzioni energetiche alternative, compresi i progetti di energia rinnovabile e di fusione nucleare, indica una strategia a lungo termine per garantire la resilienza del settore energetico russo di fronte alle sanzioni e alle pressioni provenienti dal blocco occidentale a guida statunitense.
In occasione del il Forum, Putin ha anche messo in evidenza come le forniture energetiche russe aiutino i Paesi amici a contenere la crescita dei prezzi e a garantire la loro sicurezza energetica. Ha inoltre ribadito che oltre il 90% delle esportazioni energetiche russe va a nazioni che possono essere considerate “amiche”, dimostrando come la Russia stia cercando di costruire alleanze strategiche attraverso la cooperazione energetica.
Allo stesso tempo, Putin ha criticato le sanzioni occidentali, sostenendo che queste misure sono strumenti di concorrenza sleale nel mercato energetico e che l’Occidente sta cercando di mantenere la propria egemonia attraverso discriminazioni mascherate da giustificazioni politiche o morali. Anche in questo caso, il discorso di Putin evidenzia il tentativo della Russia di posizionarsi come un attore chiave nel mercato globale, in contrapposizione a un’Occidente percepito come opportunista e ingiusto.
Prospettive future
Le modifiche alla dottrina nucleare russa e la nuova strategia energetica delineano un quadro complesso in cui la Russia cerca di riaffermare la propria potenza e sovranità in un contesto internazionale in cui emerge sempre più il confronto tra il blocco occidentale ed il resto del mondo. La combinazione di una strategia nucleare aggiornata e un’ambiziosa politica energetica suggerisce un approccio olistico da parte di Mosca, volto a garantire la sicurezza nazionale e a costruire relazioni più solide con i Paesi alleati.
La continua evoluzione della situazione geopolitica, insieme alle risposte russe, potrebbe influenzare significativamente gli equilibri di potere globali. Con una crescente attenzione verso la deterrenza nucleare e un forte investimento nella strategia energetica, la Russia sembra determinata a mantenere la sua influenza e il suo ruolo come attore chiave nel panorama globale, in un’epoca di transizioni e incertezze, a fronte di un Occidente in lento ma inesorabile declino.
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