Oltre 80 Paesi presenti al Forum militare russo Army-2024

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di Giulio Chinappi

Il Forum militare internazionale Army-2024, svoltosi tra il 12 e il 14 agosto, ha visto la partecipazione di 83 Paesi e 120 aziende straniere, confermando il ruolo centrale della Russia nel settore della difesa a livello globale.

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Tra il 12 ed il 14 agosto ha avuto luogo il Forum militare internazionale Army-2024, organizzato dalla Russia con la presenza di 83 Paesi. Tra questi, Bielorussia, Cina, India, Iran, Pakistan e Vietnam hanno organizzato le proprie esposizioni nazionali all’interno del Forum moscovita, mentre nel complesso sono state ben 120 le aziende straniere a partecipare all’evento, dimostrando come la Russia continui ad occupare un ruolo di primo piano al livello planetario nel settore della difesa.

L’evento è stato aperto da un videomessaggio del Presidente Vladimir Putin: “Il Forum Army-2024 offre un programma molto ricco e dettagliato. Si concentra sul suo pubblico target, costituito da professionisti militari. Non ho dubbi che questo evento contribuirà a rafforzare i legami esistenti e a crearne di nuovi attraverso la firma di contratti reciprocamente vantaggiosi con il Ministero della Difesa russo e le imprese dell’industria della difesa“, ha affermato il capo di Stato. “Esso può anche migliorare l’efficacia della nostra cooperazione con i nostri Paesi amici e vicini in materia di sicurezza e nella difesa dei nostri interessi nazionali“, ha sottolineato ancora Putin.

Nel suo discorso, il leader della Federazione Russa ha anche affermato che la Russia è pronta a sviluppare insieme ai partner stranieri un sistema di sicurezza equa e indivisibile nel mondo e apprezza il loro interesse per l’evento: “Apprezziamo questo atteggiamento e stiamo facendo tutto il possibile per sostenerlo, poiché teniamo molto ai nostri partenariati e siamo impegnati a svilupparli lavorando insieme agli altri per garantire una sicurezza equa e indivisibile e costruire un nuovo ordine mondiale multipolare più giusto. Vediamo che il nostro impegno nel promuovere una cooperazione costruttiva ha avuto la propria eco negli altri che hanno risposto sinceramente e proattivamente in modo positivo“.

All’evento è intervenuto anche Andrej Belousov, che da maggio ricopre l’incarico di Ministro della Difesa. Belousov si è concentrato soprattutto sulla questione ucraina, affermando che Mosca considera l’operazione militare speciale della Russia in Ucraina come un conflitto armato con l’Occidente collettivo guidato dagli Stati Uniti. Secondo il capo della Difesa russa, il confronto armato “è motivato dal desiderio degli Stati Uniti e dei loro alleati di mantenere il loro dominio e di impedire la costruzione di un nuovo ordine mondiale multipolare ed equo“.

Belousov ha anche sottolineato come il programma del Forum fosse incentrato sulla discussione dell’esperienza dell’operazione militare speciale e su come le industrie possono adattarsi ai compiti delle Forze Armate: “Quest’anno, i programmi aziendali ed espositivi del Forum Army-2024 sono focalizzati sull’esperienza dell’operazione militare speciale e sulle nuove forme di lotta armata, oltre che sui modi in cui l’industria può adattarsi ai compiti che l’esercito e la marina devono affrontare“, ha affermato il Ministro. “Il Forum presenta prodotti militari di oltre mille imprese russe. È stata preparata un’esposizione di armamenti moderni che hanno dimostrato la loro efficacia in situazioni di combattimento reale. Sono esposte soluzioni innovative nel campo dell’intelligenza artificiale, delle tecnologie radioelettroniche e dell’informazione“, ha aggiunto Belousov.

Numerosi sono stati anche gli interventi da parte di leader militari degli altri Paesi partecipanti. Il generale Ali Shadmani, in rappresentanza della Repubblica Islamica dell’Iran, ha affrontato in particolare la questione israelo-palestinese. “Dal punto di vista dell’Iran, [con l’assassinio del presidente del politburo di Hamas, Ismail Haniyeh, ndr], il gruppo terroristico [Israele, ndrha turbato l’equilibrio di sicurezza nella regione. La maggioranza mondiale non ha voce in capitolo qui: un Paese forte come l’Iran dovrà rispondere. Il metodo di ritorsione è stato determinato dal nostro leader spirituale. Non è stata una scelta facile“, ha affermato. “Ci sono due forze in gioco in questo contesto – la situazione nella regione e le questioni interne. Tutti i governanti sono giunti alla conclusione unanime che la risposta debba essere forte ma misurata“, ha aggiunto il generale.

Phan Văn Giang, Ministro della Difesa Nazionale della Repubblica Socialista del Vietnam, ha sottolineato che la visita della delegazione di alto livello del Ministero della Difesa Nazionale del Vietnam mira a concretizzare la politica di approfondimento dell’amicizia tradizionale e del partenariato strategico globale concordata dai leader dei due paesi durante la visita di Stato del Presidente russo in Vietnam nel giugno di quest’anno. Il generale Giang ha affermato che il Vietnam è sempre stato coerente nella sua politica estera di “indipendenza, autosufficienza, pace, amicizia e cooperazione allo sviluppo, multilateralizzazione e diversificazione delle relazioni; essere un amico, un partner affidabile e un membro attivo e responsabile della comunità internazionale“; valorizzare le relazioni di buon vicinato e l’amicizia tradizionale con altri Paesi, in particolare la buona amicizia tradizionale tra Vietnam e Russia. Il Ministro ha ribadito che il popolo vietnamita e l’Esercito Popolare Vietnamita ricordano sempre il sostegno sincero che la Russia ha dato al Vietnam durante la sua lotta per la liberazione e la riunificazione nazionale in passato, nonché nell’attuale causa di costruzione e difesa nazionale.

Una parte importante dei Paesi partecipanti proveniva dal continente africano. Il Ministro della Difesa della Repubblica CentrafricanaClaude Rameaux Bireau, ha dichiarato che il governo di Bangui valuta positivamente il contributo della Russia alla sicurezza del Paese e si aspetta un aumento del contingente di istruttori russi: “Valutiamo molto positivamente il contributo della Russia alla situazione della sicurezza nel nostro Paese“, ha detto Bireau all’agenzia TASS. “Nel periodo più difficile, quando abbiamo avuto le maggiori difficoltà a combattere i ribelli, che allora controllavano quasi l’85% dei territori del nostro Paese, sono stati gli istruttori russi a darci una mano. In breve tempo sono riusciti a cambiare radicalmente la situazione, eliminando quasi tutte le bande armate. Sarebbe molto positivo se il numero di istruttori russi aumentasse, perché i sindaci delle regioni remote del nostro Paese mi chiamano ogni settimana, chiedendomi di aumentare il numero di specialisti russi nelle loro prefetture“.

Anche i rappresentanti di Mali e Burkina Faso, tra gli altri, hanno espresso grande entusiasmo per la partecipazione al Forum Army-2024, stringendo nuovi accordi con la Russia per la fornitura di armamenti e per l’addestramento delle truppe.

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