di Giulio Chinappi
In occasione della Settimana dei Leader Economici dell’APEC di San Francisco, il Presidente vietnamita Võ Văn Thưởng ha confermato l’impegno del Paese nel perseguire uno sviluppo economico verde, ma ha anche sottolineato la necessità di effettuare una transizione energetica giusta.
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In occasione della Settimana dei Leader Economici dell’APEC di San Francisco, il Presidente vietnamita Võ Văn Thưởng ha presentato tre orientamenti principali per l’efficace attuazione del Quadro Economico dell’Indo-Pacifico per la Prosperità (Indo-Pacific Economic Framework for Prosperity, IPEF), evidenziando la necessità di trovare il giusto equilibrio tra la prosperità economica e la lotta ai cambiamenti climatici.
Il leader vietnamita ha dichiarato che l’IPEF è un impegno concreto per potenziare la cooperazione e il coordinamento tra le economie, poiché il mondo si trova di fronte a numerosi cambiamenti, che portano allo stesso tempo opportunità e sfide. Thưởng ha auspicato che l’IPEF possa diventare un modello di connettività economica dinamica ed efficiente, apportando benefici pratici alle persone e contribuendo alla pace, alla stabilità e alla prosperità nella regione e nel mondo. Ha inoltre sottolineato che la cooperazione tra i Paesi che vi aderiscono dovrebbe essere basata sui principi di uguaglianza, reciproco vantaggio, inclusività, rispetto del diritto internazionale e delle istituzioni politiche di ciascun Paese.
Affinché l’IPEF sia veramente efficace, il Presidente Thưởng ha proposto tre orientamenti principali per l’attuazione in futuro.
In primo luogo, l’IPEF deve essere un meccanismo di cooperazione aperto, inclusivo, con una modalità di cooperazione non discriminatoria, che supporti il sistema commerciale multilaterale basato su regole. Esso dovrebbe accogliere la partecipazione di Paesi all’interno e all’esterno della regione e integrarsi con altre iniziative di connettività economica regionali.
In secondo luogo, la cooperazione all’interno dell’IPEF dovrebbe rispondere alle esigenze di sviluppo di ciascuna parte, bilanciare gli interessi di tutte le parti, rispettare e tenere conto delle differenze e delle caratteristiche particolari di ciascun Paese e concentrarsi sul supporto tecnico al fine di permettere a tutti i Paesi di acquisire determinate capacità tecniche.
In terzo luogo, dovrebbe incoraggiare nuovi investimenti nella costruzione di infrastrutture, nella transizione verso l’energia pulita e nella produzione industriale ad alta tecnologia nella regione. A tal proposito, Võ Văn Thưởng ha anche sottolineato l’impegno dell Vietnam in materia di azione climatica, in un dialogo tenuto con il Presidente colombiano Gustavo Petro, il Presidente delle Figi Sitiveni Rabuka e il Ministro del Commercio e dell’Industria indiano Shri Piyush Goyal.
In questa occasione, il rappresentante della Repubblica Socialista ha sottolineato che il cambiamento climatico è una questione urgente a livello globale che richiede la determinazione, la responsabilità politica e la solidarietà di tutte le economie. Ha evidenziato il punto di vista del Vietnam che considera la risposta al cambiamento climatico come una priorità della sua politica nazionale di sviluppo, insieme ai forti impegni del Paese per le emissioni nette zero entro il 2050, la riduzione delle emissioni di metano, la protezione delle foreste e la transizione energetica.
Come sottolineato dallo stesso capo dello Stato, il Vietnam è uno dei primi tre paesi in via di sviluppo ad aderire al partenariato per la transizione energetica giusta (Just Energy Transition Partnership, JETP), che dovrebbe permettere al Paese di raggiungere il picco di emissioni entro il 2030 e l’obiettivo di emissioni nette zero entro il 2050. A tal proposito, il leader vietnamita ha chiesto all’APEC e ai partner di intensificare la cooperazione nelle energie rinnovabili e nella green economy, nello sviluppo dell’agricoltura ecologica e nel recupero delle risorse, nonché nella sicurezza sociale e nella transizione giusta.
Per “transizione giusta” si intende il fatto che i Paesi sviluppati, responsabili della maggioranza delle emissioni nella storia, dovrebbero assumersi le proprie responsabilità e sostenere il resto del mondo, che invece paga le maggiori conseguenze del cambiamento climatico, permettendogli in questo modo di effettuare la transizione energetica senza dover rinunciare al proprio sviluppo economico.
Nel suo discorso inaugurale, anche il Presidente statunitense Joe Biden ha affermato che l’appuntamento di San Francisco ha rappresentato un’occasione per i leader delle economie dell’APEC ad esaminare le sfide comuni della regione e del mondo, compresi i temi della sostenibilità, del clima e della transizione energetica giusta, insieme a iniziative e soluzioni per promuovere la cooperazione per intraprendere azioni congiunte per il raggiungimento dello sviluppo sostenibile. Tuttavia, i Paesi sviluppati dovrebbero impegnarsi in maniera più concreta nel sostenere la transizione verso un’economia verde nel resto del mondo, visto che molti Paesi non dispongono della tecnologia necessaria per raggiungere gli obiettivi prefissati.
Coerentemente con questo punto di vista, Võ Văn Thưởng ha invitato i Paesi sviluppati e i partner internazionali ad aumentare la condivisione dei risultati scientifici e tecnologici per assistere i Paesi in via di sviluppo e sottosviluppati a far fronte al cambiamento climatico. Secondo il Presidente vietnamita, è ora il momento che tutte le economie si rendano conto degli impegni storici che hanno assunto per proteggere la Terra e il futuro delle generazioni che verranno.
Il discorso di Võ Văn Thưởng ha ricevuto apprezzamenti dagli altri leader partecipanti, che hanno anche accolto con favore le proposte pratiche del Vietnam e hanno espresso sostegno per gli sforzi del Paese nel raggiungere l’obiettivo di emissioni nette zero, ridurre le emissioni di gas serra e condurre la transizione energetica.
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