Analisi di Emma Ferrero, Marco Arnaboldi, Giovanni Bronte e Gaetano Mauro Potenza.
Nei più classici approcci alla dottrina geopolitica, lo studioso che si interroga circa situazioni apparentemente prive di razionalità elabora modelli analitici ad ampio raggio in grado di spiegare ex tunc comportamenti e strategie operative degli attori coinvolti, inserendo così la totalità degli eventi in un piano metodico funzionale a determinati obiettivi. Nell’intraprendere un’ analisi delle condotte dei vari protagonisti dell’ennesimo scontro armato fra Palestina e Israele, appaiono evidenti fin da subito alcuni aspetti storicamente innovativi: una mutazione de facto dei rapporti endogeni agli attori, la presenza di nuovi player regionali e, cosa più
allarmante, una velata schizofrenia di intenti e propositi, probabilmente causata da errate valutazioni del proprio ed altrui potenziale, la quale distorce e devia fortemente anche i meglio intenzionati tentativi di decodificazione che vengono portati avanti da ricercatori ed esperti.
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