Lo sviluppo scientifico e tecnologico del Vietnam

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di Dario Tagliamacco

La Repubblica socialista del Vietnam ha un’economia in forte crescita ed essendo un Paese ormai proiettato verso il futuro sta puntando il proprio sviluppo sull’innovazione tecnologica e la ricerca scientifica: il cambiamento passa per la rivoluzione digitale.

Il Vietnam negli ultimi 50 anni ha subito una grande trasformazione che lo ha portato ad essere una delle più importanti economie emergenti del pianeta. Negli anni ‘60 la nazione ha dovuto combattere la dura guerra di aggressione da parte degli Stati Uniti che causò la distruzione delle infrastrutture e la morte di milioni di vietnamiti. Tuttavia, nonostante i problemi, il popolo dimostrò forza e determinazione quando alla fine del conflitto dovette ricostruire le infrastrutture, riabilitare l’agricoltura e stabilizzare l’economia.

Nel 1986 il Partito Comunista del Vietnam, durante il sesto Congresso Nazionale, introdusse un piano di riforme economiche chiamato Doi Moi che operò la transizione del Paese da economia pianificata a economia socialista orientata al mercato. Grazie a questo processo vennero ottenuti molti successi che hanno posto le basi per una forte crescita nei decenni successivi.

Dopo l’ottima gestione della crisi sanitaria del 2020/2021, il Vietnam ha rilanciato il suo ruolo nel Sud-Est asiatico con l’obiettivo di diventare un centro fondamentale per lo sviluppo e l’innovazione. Il Paese si trova in un momento importante per la sua trasformazione in un’economia digitale e circolare, dando la priorità allo sviluppo scientifico-tecnologico per creare un avanzamento nella produttività e nella qualità.

Il 15 febbraio 2025, il Primo Ministro Pham Minh Chinh, durante la nona sessione straordinaria dell’Assemblea Nazionale ha detto che per raggiungere gli obiettivi di innovazione e trasformazione economica bisogna rimuovere alcuni ostacoli istituzionali. Il Capo di Stato ha dichiarato che il Governo ha già avviato un progetto di revisione di alcune leggi come quella del bilancio della nazione, la Legge fiscale, la Legge sulle aziende, la Legge della scienza e delle tecnologie, alcune di esse potrebbero essere esaminate dall’Assemblea Nazionale a maggio di quest’anno.

Pham Minh Chinh nel suo discorso ha sottolineato l’importanza di creare un sistema che mobiliti risorse attraverso collaborazioni tra settore pubblico e settore privato, coinvolgendo imprese e cittadini, con il fine di sviluppare infrastrutture scientifiche e tecnologiche. Alcuni giorni prima Tô Lâm, segretario del Partito Comunista del Vietnam, aveva invitato il proprio Governo ad investire almeno il 2% del PIL rispetto all’attuale 0,7% per i prossimi due anni per la scienza e la tecnologia, motivo per il quale il Primo Ministro ha chiesto una nuova legge sul Bilancio dello Stato.
Ha Son Tung, specialista senior e vicedirettore del Dipartimento di Tecnologie Ottiche Avanzate presso l’Agenzia per la Scienza, la Tecnologia e la Ricerca di Singapore, in un’intervista ha affermato che il Vietnam dovrebbe individuare i settori prioritari per gli investimenti, suggerendo che il Paese adotti una strategia giusta per lo sviluppo dei semiconduttori e l’intelligenza artificiale. Inoltre è necessaria una visione a lungo raggio per fare investimenti strategici in settori emergenti come quello della tecnologia quantistica.

Per attrarre i contributi della comunità intellettuale vietnamita che vive all’estero, Son Tung ha affermato che il Governo centrale dovrebbe creare un ambiente favorevole che consenta ai ricercatori di dare il proprio contributo in maniera efficace e formale. In settori quali i semiconduttori e la tecnologia quantistica, se lo Stato fonda centri di ricerca e pratica che raggiungono gli standard internazionali, può stimolare la crescita di investimenti nazionali nei semiconduttori e nelle manifatture, contribuendo anche alla formazione di risorse umane di qualità eccellente. Centri di questo tipo fungerebbero da piattaforme per ingegneri e ricercatori vietnamiti di fama mondiale per tornare a partecipare a scambi professionali e tecnici.

Per quanto concerne la gestione, l’esperto di Singapore ha parlato dell’importanza di generare sinergie e condivisioni tra ricercatori scientifici e aziende vietnamite per creare progetti di alto valore economico. Il settore di ricerca del Vietnam è fondato su quattro istituzioni principali: Hanoi Vietnam National University e Ho Chi Minh City Vietnam National University (ognuna articolata in 10 università), la Vietnam Accademy of Science and Technology e la Vietnam Accademy of Social Sciences. Tutte dipendono dal Governo centrale e ricevono importanti investimenti per lo sviluppo dell’innovazione. Nel Paese sono presenti molte altre università e centri di ricerca sia tematici che multidisciplinari che si caratterizzano per alcuni elementi di eccellenza a livello regionale.

L’innovazione delle tecnologie consente al Vietnam di superare le barriere delle economie a medio reddito, evitando la stagnazione economica e l’esclusione sociale. La ricerca e lo sviluppo alimentano la competitività tra imprese e aumentano la capacità produttiva del Paese. La trasformazione digitale favorisce l’apparizione di nuovi modelli economici, creando nuovi posti di lavoro.

Il rafforzamento del settore digitale e la facilitazione burocratica sono un aspetto fondamentale per favorire l’innovazione; la rimozione degli ostacoli amministrativi e l’aggiornamento legislativo consentono un pieno sfruttamento scientifico e tecnologico. Nel sistema socialista l’interesse della collettività è preminente su quello individuale, un presupposto basilare per la crescita sostenibile del Vietnam.

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Il progresso della scienza e della tecnologia non ha solamente obiettivi economici ma è un aspetto fondamentale per la costruzione del socialismo contemporaneo volto a garantire un futuro di prosperità economica e sociale. Il Vietnam, attraverso l’integrazione di scienza, tecnologia e principi socialisti, vuole creare una società dove il benessere e l’emancipazione fanno parte della vita delle persone. Il modello di sviluppo del Paese asiatico unisce modernità tecnologica con i precetti fondamentali dell’ideologia socialista, il suo obiettivo è una crescita equilibrata e duratura per le generazioni del futuro.

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