di Živadin Jovanović
La recente firma del documento sull’alleanza militare tra Croazia, Albania e il cosiddetto Kosovo è un chiaro segno dei piani anti-Serbia e sta seriamente minando la stabilità e la cooperazione nella penisola balcanica.
FONTE ARTICOLO: https://www.globalresearch.ca/croatia-albania-so-called-kosovo-military-alliance/5882979
Tali piani tra due membri della NATO e un’entità sotto mandato del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sono anche una chiara violazione della Risoluzione 1244 dello stesso Consiglio di Sicurezza.
Il territorio serbo non è autorizzato a sottoscrivere alcun accordo di questo tipo senza l’autorizzazione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e del governo serbo. In particolare, le disposizioni che garantiscono la sovranità e l’integrità territoriale della Serbia e la smilitarizzazione del cosiddetto Kosovo.
Un tale accordo tra due membri della NATO e il cosiddetto Kosovo – che è un territorio illegalmente succeduto alla Serbia – difficilmente può essere intrapreso senza la volontà e il consenso della leadership della NATO.
È, dunque, asimmetrica l’intensificazione delle pressioni della NATO sulla Serbia affinché cambi la propria politica di neutralità militare, introduca sanzioni contro la Russia, abbandoni la partnership strategica con la Cina e abbandoni anche la Repubblica Srpska nella difesa del suo status di entità paritaria con competenze, peraltro, garantite dall’Accordo di pace di Dayton e dalla Costituzione in esso contenuta.
Živadin Jovanović è presidente del Forum di Belgrado per un mondo di uguali. Collabora regolarmente con Global Research
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