a cura di Giulio Chinappi
Il Forum di Boao per l’Asia 2025 ha evidenziato il potere del motore asiatico, con oltre 1.500 delegati da oltre 60 paesi. In un contesto di incertezza globale, l’evento ha sottolineato il ruolo guida dell’Asia e la ricerca di soluzioni multilaterali.
FONTE ARTICOLO: https://giuliochinappi.wordpress.com/2025/03/29/il-forum-di-boao-trasmette-il-potente-ruggito-del-motore-asiatico/
La Conferenza Annuale del Forum di Boao per l’Asia 2025 è iniziata giovedì con il tema “Costruire fiducia in un panorama globale in evoluzione”. Quest’anno, più di 1.500 rappresentanti provenienti da oltre 60 paesi e regioni hanno partecipato alla cerimonia di apertura. In un contesto segnato dall’ascesa dell’unilateralismo, dalla nube della guerra commerciale e da una ripresa economica globale lenta, la comunità internazionale sta prestando attenzione alla “scelta dell’Asia” e invoca “soluzioni asiatiche”. Questo evento ha trasmesso il potente ruggito del motore asiatico, iniettando certezza nel mondo grazie alla saggezza della cooperazione regionale.
Attualmente, l’economia mondiale affronta una sfida severa. Le politiche protezioniste e le tendenze populiste di alcuni paesi continuano a frammentare la catena industriale globale. Nonostante la complessità e la volatilità dell’ambiente esterno, l’economia asiatica dimostra una resilienza notevole.
Il Rapporto Annuale sulle Prospettive Economiche Asiatiche e sul Progresso dell’Integrazione 2025, rilasciato dal Forum di Boao per l’Asia, prevede che il tasso di crescita reale ponderato del PIL in Asia raggiungerà il 4,5% nel 2025 e, a parità di potere d’acquisto, la quota del PIL asiatico rispetto al totale mondiale dovrebbe salire al 48,6% nel 2025. Economie asiatiche come Cina, India, Vietnam, Filippine, Mongolia, Cambogia e Indonesia continueranno a mantenere un alto tasso di crescita, superando il 5%. L’Asia è, infatti, diventata il motore principale della crescita globale e una “ancora stabilizzante” ben meritata per l’economia mondiale.
Un prezioso consenso alla base dello sviluppo asiatico è l’”apertura”, che trasforma la complementarietà economica in uno sviluppo accelerato. Oggi, ad esempio, i “nuovi tre” della Cina – veicoli a nuova energia, batterie agli ioni di litio e prodotti fotovoltaici – vengono spediti verso Laos, Thailandia e altri paesi del Sud-Est asiatico tramite il servizio Lancang-Mekong Express sulla ferrovia Cina-Laos, mentre la grande nave da crociera cinese Adora Magic City trasporta turisti dalla Cina, dal Giappone e dalla Corea del Sud verso città come Shanghai, Fukuoka e Jeju.
Dalla futura creazione di un centro di cooperazione per l’innovazione nell’intelligenza artificiale, firmato da Cina e Laos, agli astronauti pakistani che in futuro saliranno a bordo della stazione spaziale cinese, tutto ciò dimostra come i paesi si rafforzino reciprocamente attraverso la cooperazione e si dirigano verso un futuro più promettente.
Secondo il Fondo Monetario Internazionale, il PIL dei membri della Regional Comprehensive Economic Partnership crescerà di 10,9 trilioni di dollari dal 2023 al 2029, e i paesi asiatici che abbracciano l’apertura saranno i primi a godere dei dividendi dello sviluppo.
La resilienza dello sviluppo asiatico risiede anche nell’innovazione dei modelli di sviluppo. Attualmente, l’intensità degli investimenti in R&S e il numero di domande di brevetto in Asia superano di gran lunga quelli del resto del mondo, rendendo il continente un protagonista sempre più centrale nell’innovazione scientifica e tecnologica globale.
Inoltre, l’Asia ha dimostrato un forte potenziale di sviluppo nei settori dell’economia digitale e dell’economia verde. Con l’ampia applicazione di tecnologie come il 5G, l’intelligenza artificiale e i big data, la costruzione di infrastrutture digitali in Asia procede a ritmo sostenuto, fornendo un solido supporto per la trasformazione economica e l’aggiornamento industriale. L’Asia si trova già in prima linea in una nuova ondata di rivoluzione industriale.
Il BFA di quest’anno ha saputo cogliere il polso dei tempi, trattando argomenti pertinenti e lungimiranti, che riflettono il vibrante potenziale di sviluppo di un’”Asia diversificata” e amplificano la voce del Sud Globale. Questo cambiamento evidenzia la ridefinizione del multilateralismo da parte del BFA: non si tratta di una “vetrina” dominata da poche grandi potenze, ma di una “task force” focalizzata sull’affrontare le sfide regionali e globali.
Oggi, sebbene l’evento mantenga il nome “Forum di Boao per l’Asia”, la sua influenza si è diffusa in tutto il mondo, attirando studiosi e imprenditori da numerosi paesi, inclusi gli Stati Uniti, la Norvegia e l’Italia, che partecipano attivamente alle discussioni sullo sviluppo. Evolvendosi da un “Davos asiatico” a un “bene pubblico globale”, il forum non solo offre una piattaforma per i paesi asiatici per discutere congiuntamente lo sviluppo, ma integra anche la saggezza cinese e asiatica nel dialogo sulla governance globale.
Mentre l’Occidente rimane immerso nell’illusione della “fine della storia”, i paesi asiatici si sono uniti al BFA per far sentire la loro voce – promuovendo lo sviluppo come mezzo per risolvere i conflitti, rafforzare la cooperazione attraverso regole condivise e favorire il consenso grazie ai legami culturali. L’ex segretario generale delle Nazioni Unite e ora presidente del BFA, Ban Ki-moon, ha sottolineato che l’Asia è una voce guida per il multilateralismo, il libero scambio e la globalizzazione. Ha evidenziato che il “miracolo asiatico” è in gran parte il miracolo della globalizzazione e dell’integrazione profonda con l’economia mondiale. L’ex vice primo ministro e ministro degli Esteri thailandese Don Pramudwinai ha dichiarato che, negli ultimi anni, i paesi hanno corso lungo “l’autostrada” della globalizzazione economica. Tuttavia, poiché nuovi “ostacoli” emergono lungo questo percorso, la collaborazione globale e gli sforzi uniti diventano ora essenziali. Ogni paese può contribuire a una forma di globalizzazione economica più inclusiva ed equa. Queste osservazioni sottolineano con forza che lo sviluppo dell’Asia è una sinfonia armoniosa di cooperazione regionale.
Quest’anno si celebra il decimo anniversario da quando il presidente cinese Xi Jinping propose l’idea di costruire una comunità asiatica con un destino condiviso. Grazie agli sforzi concertati di tutte le parti, sono stati compiuti progressi significativi in questa impresa, contribuendo in modo rilevante allo sviluppo globale. In mezzo ai cambiamenti senza precedenti di questo secolo, l’Asia, come una grande nave, sta navigando tra le onde e avanzando, evolvendosi costantemente in un’ancora per la pace mondiale, una potenza per la crescita globale e un nuovo pioniere per la cooperazione internazionale. Nel suo discorso inaugurale alla Conferenza Annuale del BFA 2025 giovedì, il Vice Primo Ministro Ding Xuexiang ha esteso un sincero invito alle imprese di tutto il mondo a investire e operare in Cina, partecipare al processo di modernizzazione cinese e condividere le opportunità di sviluppo del paese. La Cina è sempre stata una forza stabilizzante per lo sviluppo sia in Asia che nel mondo, e siamo convinti che i paesi asiatici possano collaborare per creare un futuro ancora più luminoso.
Global Times – 28 marzo 2025
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