“L’Asia respinge la logica ricattatoria occidentale” | Giulio Chinappi interviene a “Il Contesto” di Giacomo Gabellini

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a cura di Giacomo Gabellini – Il Contesto

Lo scorso 8 gennaio, il Brasile, detentore della presidenza di turno dei Brics+, ha annunciato l’ammissione nel raggruppamento dell’Indonesia, quarto Paese più popoloso al mondo, sede dell’Asean e principale economia del Sud-est asiatico ricca di materie prime di rilevanza critica.

«L’Indonesia considera la sua adesione come un passo strategico per aumentare la collaborazione e la cooperazione con altri Paesi in via di sviluppo, sulla base dei principi di uguaglianza, rispetto reciproco e sviluppo sostenibile», si legge in una nota diffusa dal ministero degli Esteri brasiliano. Il quale ha proclamato, ad appena dieci giorni di distanza, l’adesione al Brics+ di un altro soggetto dotato di grande “peso specifico” come la Nigeria. «Con la sesta popolazione più grande al mondo, nonché la più grande dell’Africa, e con una delle principali economie del continente, la Nigeria condivide interessi convergenti con gli altri membri del Brics. Il Paese svolge un ruolo attivo nel rafforzare la cooperazione Sud-Sud e nella riforma della governance

globale, questioni che rappresentano priorità assolute durante l’attuale presidenza del Brasile», si legge nel comunicato ufficiale. Il graduale allargamento del Brics+, che ha nel frattempo aperto le porte anche a Bielorussia, Bolivia, Cuba, Kazakistan, Malaysia, Thailandia, Uganda e Uzbekistan e che potrebbe inglobare Turchia e Malesia, va a rafforzare la causa del non allineamento in coincidenza con una congiuntura storica che vede gli Stati Uniti e il cosiddetto “Occidente collettivo” nel suo complesso ancorarsi a una logica delle relazioni internazionali sempre più dicotomica, segnata cioè dalla contrapposizione amico-nemico.

Sembra consolidarsi, di converso, la posizione della Cina, grande sostenitrice dell’espansione del Brics e portatrice di una visione dei rapporti con il mondo esterno completamente diversa. Ne parliamo assieme a Giulio Chinappi, politologo, saggista e analista di politica internazionale specializzato in questioni asiatiche, con alle spalle anni di esperienza nella cooperazione umanitaria internazionale.

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