di Luca Pingitore
Il sindaco di Beslan Khariton Tatrov, facendo seguito ai suoi precedenti viaggi effettuati ad inizio 2024 e poi nuovamente in estate, è tornato nei giorni scorsi in Italia. Ad accompagnarlo due rappresentanti del “Comitato Madri di Beslan“.
Lo scorso settembre è caduto l’anniversario della cruenta strage che si consumò tra il 1 ed il 3 settembre 2004 nella Scuola n. 1 della cittadina nord caucasica. Sono trascorsi venti anni da quello che è stato uno dei più sconsiderati attacchi terroristici per effetto del quale restarono uccise più di trecento persone tra le quali poco meno di duecento bambini.
Proprio per le commemorazioni ufficiali del ventennale svoltesi appunto nei primi giorni di settembre una folta delegazione italiana si è recata nella cittadina osseta.
A guidare quella delegazione composta da personaggi operanti in ambiti diversi è stato Mauro Murgia, già Rappresentante in Italia della Repubblica dell’Ossezia del Sud e “sorella” di quella del Nord dove è ubicata Beslan ricadente però nella Federazione Russa.
Con lui Ennio Bordato Presidente dell’associazione “Aiutateci a Salvare i Bambini” che sin da subito si è prodigata tramite diversi progetti ad aiutare le famiglie ed i bambini sopravvissuti a quella strage e che per questo è stato qualche tempo fa insignito della Cittadinanza Onoraria di Beslan.
Nel corso degli anni anche Mauro Murgia è stato vicino alla comunità di Beslan organizzando, sia in loco che in Italia, eventi, iniziative, progetti sociali che hanno tenuto vivo il ricordo di quell’immane immane tragedia che nelle immediatezze sconvolse il mondo.
Memoria della strage che è stata oggetto questo autunno di due distinte iniziative organizzate la prima a Verona dall’Associazione Veneto – Russia al rientro del suo Presidente Palmarino Zoccatelli dalle commemorazioni per il ventennale e la seconda svoltasi a Firenze e tenuta dall’esperto dell’area caucasica ed anch’esso presente a Beslan per il ventennale Luca Pingitore [autore di questo articolo. N.D.R.] con la fattiva collaborazione della storica Associazione Russia – Italia della città toscana alla presenza di un sopravvissuto alla tragedia.
La nuova visita in Italia del Sindaco e delle Madri di Beslan è stata l’occasione per una serie di eventi ed incontri che hanno caratterizzato l’intero viaggio.
Di rilievo è stato l’ “accordo di amicizia e di condanna al terrorismo” che il Sindaco ha siglato con il suo collega italiano Dario Tardivo Primo Cittadino del Comune di Campo San Martino , paese del padovano. L’ Accordo in questione è già il secondo che il Sindaco Tatrov firma con una cittadina italiana essendo in vigore già quello sottoscritto con Gradara per mezzo del suo Sindaco Filippo Gasperi e sancito proprio a Beslan nei giorni delle commemorazioni per il ventennale della strage.
Campo San Martino ha inoltre già da anni intitolata una strada alla memoria di quella tragedia ed in particolare a quella dei bambini vittime così che la presenza delle Madri è stata l’occasione anche per commemorare la tragedia stessa.
A conclusione del loro viaggio in Italia, dopo aver avuto un incontro vicino Arezzo con alcuni studenti provenienti da differenti aree “difficili” del mondo partecipanti ad un progetto di studio e convivenza, le stesse Madri sono state ricevute dal Vicario Generale della Diocesi di Bologna Monsignor Giovanni Silvagni. Anche alla Curia Diocesana bolognese è stata quindi comunicata la candidatura del “Comitato Madri di Beslan”, in rappresentanza di tutta la loro comunità, al Premio Nobel per la Pace 2025, iniziativa lanciata già lo scorso settembre da Ennio Bordato e Mauro Murgia [Link per firmare l’appello: https://beslannobelperlapace.org/ ]Lo stesso Murgia è stato, nel corso di queste giornate italiane della piccola delegazione caucasica, insignito anche egli della Cittadinanza Onoraria di Beslan da parte del Sindaco della cittadina osseta.La cerimonia di consegna della Cittadinanza Onoraria si è svolta a Roma nelle sale dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia. L’ Ambasciatore russo, Alexey Paramonov, nel suo discorso di apertura della cerimonia, ospitata nella sede diplomatica ma officiata dal Sindaco di Beslan, ha voluto rimarcare gli storici legami di amicizia che connettono l’Italia alla Russia. Sin da quando, in seguito al violento terremoto che distrusse Messina nel 1908, i marinai della flotta russa furono tra i primi a portare aiuto. Nonostante i tempi difficili però l’amicizia tra i due popoli resta comunque sempre in essere. Ed è questo il messaggio sul quale i diversi invitati alla cerimonia hanno concordato essendone loro stessi attiva testimonianza.
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