Era enorme, ma si è fatto piccolo al cospetto della grande storia. Ha fatto la storia ma è ancora poco noto. O rimosso. Cento anni fa, il 12 dicembre 1924, nella lussuosa dimora di Schwanenwerder – Berlino era già crepuscolare -, lasciava il “behemotico” corpo mortale Izrail’ Lazarevič Gel’fand ovvero Alexander Helphand, meglio noto come “Parvus”. Nel gennaio del ’24 era morto Lenin, il volto della Rivoluzione; Helphand aveva fatto in tempo a sapere della nascita della nipote, figlia del suo primogenito Yevgeny Gnedin, che sarà “dissidente” sovietico.
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