Sviluppare la cooperazione nella subregione del Mekong

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di Giulio Chinappi

La Cina ha ospitato a Kunming una serie di vertici internazionali per promuovere lo sviluppo sostenibile nella subregione del Mekong. I leader di Vietnam, Cambogia, Laos, Myanmar e Thailandia hanno discusso cooperazione economica, transizione verde e gestione condivisa delle risorse idriche.

FONTE ARTICOLO

Nella prima decade di novembre, la Cina ha ospitato a Kunming (Yunnan) una serie di iniziative volte a sviluppare la cooperazione nella subregione del Lancang-Mekong, con la partecipazione dei rappresentanti dei governi degli altri Paesi coinvolti (Vietnam, Cambogia, Laos, Myanmar e Thailandia) e della Banca Asiatica per lo Sviluppo. In particolare, si sono svolti nell’ordine l’8° Vertice della Subregione del Grande Mekong (GMS), il 10° Vertice della Strategia di Cooperazione Economica Ayeyawady – Chao Phraya – Mekong (ACMECS) e l’11° Vertice di Cooperazione Cambogia-Laos-Myanmar-Vietnam (CLMV).

Come affermato da Phạm Thanh Bình, vice ministro degli Esteri del Vietnam, in un contesto di economia globale in evoluzione, transizione verde, trasformazione digitale e sviluppo sostenibile e inclusivo, la subregione del Mekong deve compiere passi significativi per soddisfare le nuove esigenze di sviluppo. Oltre a questioni economiche, commerciali, di investimento, infrastrutturali e relative alle risorse idriche transfrontaliere, i leader dei Paesi partecipanti si sono concentrati sullo sviluppo di meccanismi pionieristici che elevino la subregione del Mekong a un nuovo livello nelle catene di valore regionali e internazionali.

Ricordiamo, infatti, che la gestione delle acque del Mekong rappresenta una tematica molto delicata, visto che il Mekong (Lancang Jiang secondo la denominazione cinese), dodicesimo fiume al mondo per lunghezza, rappresenta la principale fonte di approvvigionamento idrico per vaste aree dell’Asia sud-orientale. I leader si sono dunque impegnati a rafforzare la fiducia politica tra i Paesi coinvolti, al fine di dare vita ad una gestione condivisa del sistema idrico del sud-est asiatico, con il coinvolgimento anche di altri fiumi importanti come l’Ayeyarwady (o Irrawaddy) in Myanmar o il Chao Praya in Thailandia.

Presenti a Kunming, il Primo Ministro vietnamita Phạm Minh Chính e il suo omologo laotiano Sonexay Siphandone hanno tenuto un incontro bilaterale per rafforzare i legami tra i due Paesi socialisti dell’ASEAN. Durante l’incontro, i due Primi Ministri hanno esaminato la cooperazione bilaterale recente, evidenziando il coordinamento tra i due governi e gli sforzi di ministeri, settori e autorità locali per attuare i risultati delle discussioni e degli accordi di alto livello, molti dei quali presi a seguito della visita del leader vietnamita Tô Lâm in Laos, avvenuta lo scorso luglio.

Sonexay ha affermato che il Laos dà sempre priorità alle imprese vietnamite, in particolare a quelle operanti in settori strategici come infrastrutture, energia, alta tecnologia e trasporti. Il Primo Ministro laotiano ha inoltre espresso la speranza di una maggiore connettività tra le due economie e di una cooperazione per migliorare i sistemi legali, facilitando così le attività commerciali e di investimento.

Lodando gli sforzi di entrambe le parti nel promuovere alcuni progetti chiave, Phạm Minh Chính ha chiesto di mantenere questa tendenza positiva e di essere determinati a risolvere a fondo gli ostacoli per altri progetti importanti in conformità con le direttive dei due Uffici Politici. Ha inoltre promesso di promuovere il coordinamento delle agenzie vietnamite con la controparte laotiana: “Il Vietnam continuerà ad assistere il Laos nel miglioramento della qualità delle risorse umane, in particolare di funzionari di livello strategico e di dirigenti a tutti i livelli, per aiutare il Laos a soddisfare le esigenze di sviluppo nella nuova fase”, ha dichiarato.

Successivamente, il Primo Ministro vietnamita ha tenuto un altro incontro bilaterale con il suo omologo cambogiano Hun Manet, sottolineando che la solidarietà tradizionale, la coesione e l’assistenza reciproca tra Vietnam e Cambogia rappresentano un prezioso patrimonio e un fattore importante sia nella lotta per la liberazione nazionale in passato, sia nello sviluppo attuale.

Da parte sua, Hun Manet ha congratulato il Vietnam per i suoi notevoli successi, in particolare in ambito socioeconomico, dichiarando di essere fiducioso che, sotto la guida del Partito Comunista del Vietnam, guidato dal Segretario Generale Tô Lâm, il Paese raggiungerà ulteriori traguardi nel processo di costruzione e sviluppo nazionale.

I due capi di governo hanno espresso soddisfazione per i progressi nelle relazioni di buon vicinato, amicizia tradizionale, cooperazione globale e sostenibilità a lungo termine tra i loro Paesi, lodando il mantenimento di frequenti visite e incontri reciproci a tutti i livelli. Hanno concordato di rafforzare la cooperazione in difesa e sicurezza, lavorare insieme per contrastare i piani di forze ostili che mirano a sabotare o compromettere le relazioni bilaterali, incoraggiare e creare condizioni favorevoli per le attività di investimento e commercio delle imprese di entrambi i Paesi, e impegnarsi per portare il commercio bilaterale a 20 miliardi di dollari nel prossimo futuro. Hanno infine promesso di potenziare la connettività dei trasporti, in particolare nelle aree di confine, per facilitare il commercio transfrontaliero e i collegamenti tra le province di confine di Vietnam e Cambogia.

Nel complesso, questi incontri hanno sottolineato il significato storico e il valore delle relazioni tra Vietnam, Cambogia e Laos, evidenziando che i meccanismi di cooperazione tra i tre Paesi saranno mantenuti per il bene dei popoli, nonché per la pace, la stabilità e lo sviluppo nella regione e nel mondo.

Per quanto riguarda le questioni regionali, i leader di tutti i Paesi partecipanti si sono incontrati all’8° Vertice della Subregione del Grande Mekong (GMS), in occasione del quale hanno elogiato il significativo contributo di questo meccanismo di cooperazione allo sviluppo della subregione del Mekong, in particolare nei settori delle infrastrutture di trasporto, energia, telecomunicazioni e nel rafforzamento delle capacità industriali e agricole.

Aprendo il summit, il Premier cinese Li Qiang ha sottolineato che l’innovazione è un motore chiave per la crescita economica, ribadendo la disponibilità della Cina a condividere i risultati dell’innovazione, promuovere la connessione di infrastrutture fisiche e digitali, e rafforzare i legami subregionali attraverso il coordinamento delle politiche, l’armonizzazione degli standard e gli scambi culturali.

I leader partecipanti hanno evidenziato la necessità di rafforzare la cooperazione per sfruttare i progressi scientifici e tecnologici, promuovendo la transizione verde e la trasformazione digitale nella subregione del Mekong. Hanno concordato di istituire un Sistema di Innovazione della GMS basato su tre pilastri: digitalizzazione, transizione verde e connettività.

Nel suo intervento, il Primo Ministro vietnamita Phạm Minh Chính ha proposto tre componenti chiave per i corridoi economici di nuova generazione:

1. Corridoio tecnologico e dell’innovazione: favorire la connettività multilaterale tra gli attori interessati, multi-settoriale e multi-fase, sostenendo i Paesi nel colmare le lacune nei quadri istituzionali, nelle politiche, nelle capacità tecnologiche e nelle risorse per l’innovazione

2. Corridoio di crescita economica: rigenerare i tradizionali motori di crescita e promuoverne di nuovi, espandendo gli investimenti in settori come semiconduttori, intelligenza artificiale, nuovi materiali ed energia pulita, e migliorando le competenze digitali di imprese e lavoratori.

3. Corridoio verde, sostenibile e inclusivo: garantire un equilibrio tra crescita economica e protezione ambientale, con un focus sulla gestione sostenibile delle risorse idriche del fiume Mekong-Lancang, in collaborazione con la Commissione del Fiume Mekong (Mekong River Commission).

Al termine del vertice, i membri della GMS hanno adottato una Dichiarazione Congiunta e una Strategia di Innovazione per lo Sviluppo 2030, prendendo atto di sei documenti su clima e ambiente, digitalizzazione, investimenti, parità di genere, sanità e digitalizzazione dei documenti commerciali.

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