Il giorno 21 ottobre 2024, presso la Biblioteca dell’Assemblea Legislativa Regione Emilia Romagna, si terrà l’incontro con Giacomo Gabellini, saggista e analista geopolitico, autore del libro Dedollarizzazione, il suo ultimo libro che indaga il fenomeno del declino della supremazia monetaria americana.
Introduce Stefano Vernole, vicepresidente del Centro Studi Eurasia e Mediterraneo.
L’ appuntamento fa parte del programma della rassegna ABC (Autori, Biblioteca, Conversazioni), organizzato in collaborazione con la Giunta regionale dell’Emilia Romagna.
Consigliata la prenotazione: biblcons@regione.emilia-romagna.it
DOVE
“Dedollarizzazione. Il declino della supremazia americana“
In “Dedollarizzazione. Il declino della supremazia americana” Giacomo Gabellini affronta un tema cruciale per l’economia e per i suoi risvolti geopolitici. Per decenni la centralità negli scambi internazionali rivestita dal dollaro ha assicurato agli Stati Uniti l’egemonia sull’economia globale, con la possibilità di accumulare sistematicamente deficit senza alcuna conseguenza e di scaricare i propri squilibri interni sul resto del mondo. Un «esorbitante privilegio», che tuttavia vediamo oggi vacillare sempre più vistosamente sotto i contraccolpi innescati dalla guerra in Ucraina e per iniziativa di nuove potenze emergenti come la Cina e i Brics. Il libro, muovendosi tra storia, economia e geopolitica, ripercorre le origini, le fasi cruciali e la traiettoria di questo fondamentale passaggio epocale a partire dalla svolta degli anni Ottanta, attraverso i conflitti dimostrativi degli anni Novanta e degli anni Dieci, fino alle manipolazioni del tasso di interesse ad opera della Federal Reserve e l’imposizione di dazi e sanzioni. Partito molto lentamente e senza un coordinamento centralizzato, il processo di dedollarizzazione e di sganciamento dai circuiti su cui si fonda l’ordine economico globale ha cominciato a prendere velocità, con una brusca accelerata sulla scia delle dinamiche di scontro a livello internazionale, rimanendo, tuttavia, il suo punto d’arrivo ancora avvolto nelle nebbie dell’imprevedibile.
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