di Giulio Chinappi
Il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, ha sottolineato l’interconnessione tra lo sviluppo cinese e globale, avvertendo che diffamare o fraintendere la Cina comporterà conseguenze negative per tutti. Dal canto suo, Giulio Chinappi evidenzia l’irrinunciabilità delle relazioni economiche con la Cina.
“Lo sviluppo della Cina non si può separare dal mondo, così come la crescita globale non può prescindere da quella cinese. Diffamare l’economia cinese si ritorcerà inevitabilmente contro chi lo fa, mentre fraintendere la Cina significa perdere opportunità”. Così risponde il ministro cinese degli Esteri, Wang Yi, ad una domanda sulla diffamazione della crescita economica cinese. Durante l’incontro con la stampa durato circa 100 minuti a margine delle “Due Sessioni”, il capo della diplomazia cinese ha risposto ad un totale di 21 domande riguardanti diversi aspetti della politica estera cinese. Per quanto riguarda le relazioni con gli Stati Uniti, ha continuato Wang Yi, “da sempre le politiche cinesi verso gli Stati Uniti sono stabili e continuative, la Cina sollecita gli Usa a trattare in modo oggettivo e razionale lo sviluppo cinese, ad onorare la parola data e a mettere in atto le promesse fatte”.
Nel corso di un colloquio tra China Radio International e il dottor Giulio Chinappi, responsabile Asia della casa editrice Anteo Edizioni, questi ha precisato che naturalmente non esiste attualmente un Paese che possa completamente interrompere le relazioni economiche e commerciali con la Cina.
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