Storia di un monarca illuminato, diviso tra Rivoluzione e Reazione, tra il mondo dello Spirito e i piaceri dei sensi, che suscitò grandissime speranze tra gli intellettuali russi quando promise che avrebbe regnato con le leggi e con il cuore.
Germogliata dalla fantasia titanica ed immaginifica di Dmtrij Sergeevic Merezkovskij (1865 – 1941), padre riconosciuto del Simbolismo russo, torna in questi giorni in libreria per i tipi di Iduna, in una bella edizione a cura del nostro collaboratore Paolo Mathlouthi, l’avvincente biografia in forma di romanzo dello Zar Alessandro I Romanov (1801 – 1825). Incrociate le armi a Borodino contro le truppe di Napoleone, non ha frapposto indugi nel dare alle fiamme Mosca, la città sacra dell’Ortodossia sede del Patriarcato, la Terza Roma erede diretta di Bisanzio dove gli Zar ricevono da tempo immemorabile la loro solenne consacrazione, pur di tagliare i rifornimenti all’odiato avversario e consegnarlo così all’inesorabile stretta del generale inverno. Allora come oggi una coalizione di Stati stranieri ha cercato invano di avere ragione della Russia e le parole rivolte da Alessandro I al generale Kutuzov alla vigilia del rogo fatale suonano più che mai come monito per i moderni epigoni di Bonaparte che non sembrano aver fatto tesoro di quell’evento drammatico: “Ogni passo che il nemico compie attraverso la Russia lo avvicina maggiormente all’Abisso. Mosca rinascerà dalle sue ceneri e il sentimento della vendetta sarà la fonte della nostra gloria e della nostra grandezza”.
IL LIBRO
Dmitrij Sergeevic Merezkovskij
Lo Zar Alessandro I
Iduna Editrice
Storia di un monarca illuminato, diviso tra Rivoluzione e Reazione, tra il mondo dello Spirito e i piaceri dei sensi, che suscitò grandissime speranze tra gli intellettuali russi quando promise che avrebbe regnato con le leggi e con il cuore.
Nella serie di ritratti consacrati ai sovrani della dinastia Romanov, Merezkovskij mostra di condividere l’incrollabile fede dello Zar nella necessità che la Russia porti a compimento la propria missione civilizzatrice. Lo Zar è il Demiurgo, appartiene, come Giuliano, alla stirpe degli Dèi terreni che operano avendo l’eternità come orizzonte e se anche «soffrì l’incudine sotto il martello – scrive Merezkovskij – lui fu quel martello che forgiò la Russia. Lui e nessun altro»
Dmitrij Sergeevic Merezkovskij (1865-1941) è stato uno scrittore russo, uno spirito libero profondamente intriso di religiosità, autore di moltissime opere, tra le quali le più famose sono la trilogia di romanzi storici intitolata Il Cristo e l’Anticristo, dedicata a Giuliano l’Apostata, Leonardo e Pietro e Alessio.
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