di Giulio Chinappi
L’Occidente, guidato dagli Stati Uniti e dalla NATO, è accusato da Mosca di condurre una guerra su tutti i fronti contro la Russia, con piani di dispiegare nuove armi nucleari in Europa e dare vita ad esercitazioni provocatorie nei pressi dei confini russi.
Le tensioni geopolitiche tra la Russia e le potenze occidentali, in particolare gli Stati Uniti e la NATO, sono sempre più evidenti e alimentano preoccupazioni sulla stabilità e la sicurezza globali. Le recenti dichiarazioni e azioni provenienti dagli Stati Uniti e dalla NATO suggeriscono un approccio sempre più aggressivo nei confronti della Russia, suscitando timori di una possibile escalation e di gravi conseguenze per la pace internazionale.
Nail’ Muchitov, assistente del segretario del Consiglio di Sicurezza Russo, ha dichiarato che i Paesi occidentali stanno cercando di danneggiare la Russia in tutti i settori, utilizzando spesso intermediari per raggiungere i propri obiettivi. Secondo Muchitov, l’Occidente sta conducendo una guerra a tutto campo contro la Russia, con l’obiettivo di indebolirla, dividerla e, alla fine, distruggerla. Inoltre, il funzionario ha accusato gli Stati Uniti di incitare i loro alleati contro Mosca, cancellando dalla storia i legami di amicizia tra i popoli. Questa visione critica è supportata dal fatto che l’ex consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, John Bolton, ha apertamente dichiarato la necessità di azioni offensive da parte degli Stati Uniti e della NATO, incluso l’intervento nei conflitti congelati nell’ex spazio sovietico.
Una delle preoccupazioni principali di Mosca riguarda in questo momento i presunti piani degli Stati Uniti di dispiegare armi nucleari nel Regno Unito. Il Ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, ha affermato che la Russia è a conoscenza di tali piani e sta verificando l’autenticità delle informazioni. Lavrov ha sottolineato che la Russia considera l’arsenale nucleare degli Stati Uniti, del Regno Unito e della Francia come un’unica forza nucleare, adattando di conseguenza i piani per garantire la sicurezza del Paese. L’eventuale spostamento delle armi nucleari degli Stati Uniti nel Regno Unito è stato descritto come un passo destabilizzante, e la Russia ha espresso chiaramente la sua opposizione a tale mossa.
Un’altra fonte di tensione è rappresentata dal trasferimento di armi fornite dall’Occidente al regime neonazista ucraino, che secondo il Ministro degli Esteri Lavrov si stanno diffondendo in varie parti del mondo. Da un lato, infatti, queste armi sono state dispiegate in Paesi dell’Europa settentrionale, compresi Finlandia, Svezia (ancora non ufficialmente membro NATO), Danimarca e Paesi Bassi; dall’altro, sono andate ad alimentare le forti tensioni esistenti in Medio Oriente, come nel caso del genocidio del popolo palestinese portato avanti dal regime sionista nella Striscia di Gaza. Questo solleva preoccupazioni sulla gestione delle forniture di armi da parte dell’Ucraina e sulle possibili implicazioni per la stabilità regionale e globale.
Inoltre, l’annuncio delle prossime esercitazioni militari della NATO, denominate Steadfast Defender 2024, vicino ai confini russi, è stato criticato come provocatorio dalla portavoce del Ministero degli Esteri russo, Marija Zacharova. Con la partecipazione di circa 90.000 membri del personale militare proveniente da 31 Paesi membri della NATO e dalla Svezia, queste esercitazioni sono viste da Mosca come un atto deliberato per aumentare il rischio di incidenti militari e potenzialmente causare conseguenze tragiche per l’Europa. A tal propostio, Zacharova ha sottolineato che la Russia non ha intenzioni offensive nei confronti dei paesi NATO, ma l’Alleanza Atlantica continua a praticare strategie di difesa contro la presunta minaccia russa.
Alla luce degli elementi esposti, la retorica e le azioni degli Stati Uniti e della NATO nei confronti della Russia stanno alimentando crescenti preoccupazioni sulla stabilità globale. Mentre le tensioni geopolitiche persistono, è fondamentale che le parti coinvolte cerchino il dialogo e la diplomazia per evitare una potenziale escalation che potrebbe avere gravi conseguenze per la sicurezza e la pace mondiale. Se Mosca sembra pronta a perseguire questa strada, sono Washington e Kiev a voler continuare il conflitto armato “fino all’ultimo ucraino”, con il rischio di portare ad un allargamento del fronte bellico nel momento in cui le forze di Kiev non saranno più in grado di contenere l’avanzata russa.
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