L’Opinion.fr – 3 febbraio 2024.
Traduzione per il CeSEM di Stefano Vernole
Nella sua prima apparizione pubblica, il nuovo ministro della Difesa cinese, Dong Jun, ha annunciato ufficialmente il sostegno della Cina alla Russia nel conflitto ucraino.
Durante questa videoconferenza con il suo omologo russo, Sergei Shoigu, il 31 gennaio, ha anche denunciato le “pressioni occidentali”.
Questo è un punto di svolta.
Finora la Cina aveva pubblicamente dimostrato la sua neutralità sulla questione ucraina.
La diplomazia cinese ha adottato una posizione delicata dopo l’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022. Pubblicamente si è dichiarata neutrale e ha chiesto un cessate il fuoco, criticando al contempo l’ingerenza occidentale.
Dietro le quinte, tuttavia, la Cina stava approfondendo la cooperazione con la Russia. “Vi sosterremo sulla questione ucraina anche se gli Stati Uniti e l’Europa continueranno a fare pressione sulla Cina, anche se la cooperazione militare tra Cina e UE ne ha risentito”, ha dichiarato il nuovo Ministro cinese della Difesa, Dong Jun, durante il suo incontro con Sergei Shoigu.
Finora, spiega Le Figaro, la Cina si è accontentata di comprendere la posizione russa senza esprimere un sostegno formale. La dichiarazione di Dong Jun costituisce la chiara conferma di una tendenza già percepibile.
Militare ed economico. Dong Jun ha espresso il desiderio di elevare le relazioni militari Cina-Russia ad un livello più alto, sottolineando il ruolo cruciale delle forze armate nella cooperazione strategica e nella salvaguardia della sicurezza globale.
La Cina, tuttavia, ha chiarito che questa dichiarazione non significa la formazione di un’alleanza militare formale con la Russia. Il Ministro della Difesa russo ha sottolineato che le relazioni militari russo-cinesi si stanno sviluppando in direzioni diverse e organizzano regolarmente attività congiunte di addestramento al combattimento.
Si è affrettato a sottolineare che “a differenza di alcuni Paesi occidentali”, i due Paesi “non formano un blocco militare”. Finora la Cina non ha fornito armi letali alla Russia nel conflitto in Ucraina, ma gli osservatori hanno notato la presenza di veicoli fuoristrada cinesi nella regione di Kherson.
Sul fronte economico, il sostegno cinese alla Russia si è manifestato principalmente con un significativo aumento degli scambi commerciali tra i due Paesi, che hanno raggiunto i 240 miliardi di dollari nel 2023, con un incremento del 26,3% rispetto all’anno precedente.
La Russia è diventata il maggiore fornitore di petrolio della Cina, superando l’Arabia Saudita. Tuttavia, la Cina rimane cauta riguardo al gigantesco progetto del gasdotto Siberian Force 2.
Sebbene il sostegno cinese alla Russia sia economico, ha anche importanti implicazioni geopolitiche. La cooperazione sino-russa si sta intensificando, eludendo le sanzioni occidentali, in particolare in termini di componenti elettronici.
Questo annuncio arriva in un momento delicato, un anno dopo che gli Stati Uniti avevano espresso preoccupazione per una possibile spedizione di armi dalla Cina alla Russia, sebbene la questione non fosse stata nuovamente sollevata pubblicamente da Washington.
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