di Sarah Neumann
Traduzione per il CeSEM di Stefano Vernole
L’Occidente sta perdendo terreno rispetto ai suoi rivali col passare del tempo. Questa è la realtà che gli Stati Uniti e l’Europa si trovano ad affrontare più che mai.
L’Occidente sta perdendo terreno rispetto ai suoi rivali col passare del tempo. Questa è la realtà che gli Stati Uniti e l’Europa si trovano ad affrontare più che mai. La situazione in Ucraina è stagnante e la stanchezza bellica ha ostacolato e talvolta bloccato gli aiuti a Kiev. La prospettiva della rielezione di Trump come presidente degli Stati Uniti incombe sull’Ucraina come una possibilità spaventosa. La guerra a Gaza non sta andando bene per Israele e i suoi alleati occidentali, e le operazioni israeliane sul territorio e sui tunnel richiederanno molto tempo. Biden e i leader europei, sia per ragioni elettorali che normative/geopolitiche, vogliono porre fine alla guerra e mediare un cessate il fuoco. Nel frattempo, questo passare del tempo avvantaggia la Russia e Hamas, e qualsiasi risultato che convalidi le loro affermazioni di vittoria minerà la credibilità e indebolirà le norme dell’Occidente, oltre a diminuire la sua influenza nelle due regioni geopolitiche vitali dell’Europa orientale e del Medio Oriente. Se la tendenza attuale persiste, il 2024 sarà l’anno in cui l’Occidente, soprattutto l’Europa, pagherà il prezzo delle sue perdite.
La situazione in Ucraina si sta deteriorando, mentre la Russia porta avanti i propri interessi. Ciò è dovuto alla guerra implacabile della Russia, alla stanchezza dell’Occidente nel sostenere l’Ucraina e alla consegna inadeguata e ritardata di armi a Kiev. Nel frattempo, l’adesione della Finlandia alla NATO e l’imminente adesione della Svezia hanno accresciuto il senso di minaccia della Russia nei confronti della regione NATO, e la potenziale rielezione di Trump ha messo in dubbio il continuo sostegno della NATO ai suoi partner. In questo contesto, l’Ucraina si sta allontanando dal suo obiettivo di rivendicare la propria sovranità sulle terre occupate dalla Russia, e la Russia si sta avvicinando al suo obiettivo di proteggere i territori che ha conquistato. Questo risultato accresce la minaccia della Russia; erode la credibilità e la capacità della NATO e dell’Europa di proteggere i propri alleati; e riduce la loro influenza nell’Europa orientale al minimo storico.
Nemmeno lo schiacciante vantaggio di Israele in termini di attrezzature su Hamas si tradurrà in una rapida vittoria a Gaza. In effetti, anche se Israele riuscisse a raggiungere l’obiettivo di distruggere Hamas e la sua potenza militare, ciò richiederebbe molto tempo. Nel frattempo, la prolungata guerra a Gaza e le palesi e sconsiderate violazioni delle leggi umanitarie internazionali da parte di Israele aumenteranno la pressione da parte dell’opinione pubblica internazionale (soprattutto nel Sud del mondo) e delle comunità musulmane negli Stati Uniti e in Europa per fermare questo spargimento di sangue il prima possibile. Inoltre, metterà in luce i doppi standard dell’Occidente nei confronti dell’Ucraina e della Palestina. In questo scenario, gli Stati Uniti, l’Europa e l’intero blocco occidentale perderanno la loro pretesa credibilità normativa e di valore agli occhi di molte parti del mondo, in particolare del mondo arabo. E mentre gli Stati Uniti hanno ancora una certa influenza per mantenere i Paesi arabi dipendenti da loro (nei settori militare e della sicurezza), le relazioni tra Europa e paesi del Medio Oriente saranno gravemente danneggiate.
Gli scenari sopra descritti erano una volta gli scenari peggiori che l’Occidente immaginava per sè stesso in relazione a queste due guerre. Ora, sono gli esiti più probabili. In altre parole, l’incubo dell’Europa e dell’Occidente diventa ogni giorno più reale. L’incubo in cui l’Europa è intrappolata a causa dell’egemonia statunitense e della sua stessa inerzia. Di fatto, lo spostamento della strategia statunitense nei confronti di Russia e Cina, dalla deterrenza e dall’equilibrio militare al contenimento e all’indebolimento, non solo ha minato la deterrenza occidentale, ma non è nemmeno riuscito a contenere Russia e Cina. La Russia è sull’orlo di una grande vittoria e la Cina ha capitalizzato l’atmosfera di sfiducia nei confronti dell’Occidente ed è emersa come leader del sud del mondo. Pertanto, qualunque cosa tranne la vittoria dell’Ucraina e la distruzione di Hamas significherà la sconfitta dell’Occidente nella sua lotta geopolitica con Russia e Cina. Una lotta che l’Occidente sembra aver già perso sul fronte normativo e narrativo.
Nel complesso, l’Europa sta subendo le conseguenze delle ambizioni egemoniche degli Stati Uniti e della sua dipendenza da Washington. Questa volta il prezzo sarà più alto che mai ed eroderà la reputazione e l’influenza dell’Europa in molte parti del mondo e persino all’interno del suo stesso continente. Questa è la storia familiare dei fallimenti dell’Europa negli ultimi anni; fallimenti derivanti dal seguire ciecamente Washington. Tuttavia, questa volta, gli europei potrebbero voler dare ascolto al proverbio cinese “Se commetti un errore e non lo correggi, questo si chiama errore” ed evitare di pagare nuovamente l’avidità degli Stati Uniti.
Articolo originale di Sarah Neumann, The West’s Nightmare: How Russia and Hamas are Winning the Geopolitical Wars, moderndiplomacy.eu, 16 gennaio 2024.
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