L’annuale Giorno delle Fate cade il quindicesimo giorno del decimo mese del calendario tibetano. È un giorno dedicato ad adorare Pal Lhamo, una delle divinità protettrici del buddismo tibetano.
Le donne tibetane considerano Pal Lhamo loro protettrice e le dedicano la festa religiosa che é diventata una delle preferite dalle donne di Lhasa; molti sono i rituali folclorici ad essa connessi, uno dei più curiosi è che durante il suo svolgimento donne e ragazze possono chiedere una piccola somma di denaro a qualunque uomo.
Nel buddismo tibetano, Pal Lhamo si manifesta in diverse incarnazioni, e in alcune appare con il volto adirato di una rana nera, il cui aspetto può spaventare i demoni più terribili.
Secondo la storia tibetana, la figlia di Palden Lhamo, conosciuta appunto come Pal Lhamo si innamorò di Trizongzan, che era a sua volta una divinità protettrice, guardiana del Tempio di Jokhang.
Quando questo fu scoperto da Palden Lhamo, il genitore punì Trizongzan facendolo rimanere sulla riva Sud del fiume Lhasa, e gli innamorati promisero di incontrarsi una volta all’anno dall’altra parte del fiume in quel giorno speciale.
Il quindicesimo giorno del decimo mese del calendario tibetano, la statua della dea viene portata fuori dal tempio Jokhang e fatta sfilare attraverso Lhasa, dove viene infine portata sulla sponda meridionale del fiume. C’è un tempio sull’altro lato del fiume che commemora l’antico Trizongzan, l’amante della dea.
La statua di Pal Lhamo viene portata al fiume in modo che i due spasimanti possano guardarsi e riunirsi.
A causa di questa leggenda, ogni anno in questo giorno, le donne di Lhasa indossano i loro abiti e gioielli migliori, si alzano presto per andare al Tempio Jokhang e adorano la dea dal volto di rana sigillando l’evento con brindisi di vino d’orzo dell’altopiano, canti e danze tradizionali.
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