di Giacomo Gabellini | “Il Contesto” – YouTube
Lo scorso 30 novembre, il «New York Times» ha pubblicato un’inchiesta che sviscera i contenuti di un dossier composto da una quarantina di pagine, redatto dall’intelligence israeliana e intitolato Muro di Gerico. Si tratta di un documento sconcertante, in quanto ricostruiva con larghissimo anticipo e dovizia di particolari le mosse che i miliziani delle brigate al-Qassam avrebbero posto concretamente in essere nell’ambito dell’Operazione al-Aqsa Flood, costata la vita a circa 1.200 israeliani. Queste “scandalose” rivelazioni e le tempistiche che ne hanno caratterizzato la diffusione acquisiscono una valenza politica cristallina, perché vanno automaticamente a intensificare le pressioni sulla classe dirigente israeliana affinché apporti sostanziali modifiche alla propria linea d’azione, e ponga le condizioni per una tregua di lunga durata. Segno che il prezzo che gli Stati Uniti stanno pagando per il loro appoggio a Israele sta divenendo insostenibile, sotto una molteplicità di aspetti.
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