di Giulio Chinappi
I presidenti Xi Jinping e Baššār Ḥāfiẓ al-Assad hanno annunciato il lancio di una partnership strategica bilaterale che aiuti il Paese mediorientale a risollevarsi dai drammi che ha vissuto negli ultimi anni.
Il presidente siriano Baššār Ḥāfiẓ al-Assad ha visitato la Cina in occasione dell’apertura dei Giochi Asiatici 2022, che si svolgono con un anno di ritardo nella città di Hangzhou (23 settembre – 8 ottobre), per la prima visita del capo di Stato nella Repubblica Popolare dopo quella del 2004. In questa stessa occasione, il leader del Paese mediorientale ha incontrato il suo omologo Xi Jinping, ed i due hanno annunciato congiuntamente che Damasco e Pechino hanno stabilito una partnership strategica con l’obiettivo principale di sostenere la Siria a risollevarsi dai drammi della guerra e del recente terremoto.
“Gli esperti ritengono che la mossa abbia un grande significato pratico, poiché sosterrà notevolmente il miglioramento delle condizioni di vita del popolo siriano, che sono state a lungo ignorate dall’Occidente”, si legge in un articolo pubblicato dal Global Times. In effetti, la Cina e la Russia hanno dimostrato di sostenere fortemente la ricostruzione del Paese, colpito da anni di guerre ma anche dal recente terremoto che ha devastato le regioni al confine con la Turchia. Al contrario, i Paesi occidentali continuano ad imporre sanzioni contro Damasco, che non fanno altro se non peggiorare le condizioni di vita della popolazione locale.
Oltretutto, l’incontro tra i due capi di Stato non ha fatto altro che rinnovare il rapporto di amicizia che esiste da tempo tra i due Paesi. In quest’occasione, lo stesso Xi Jinping ha ricordato che a Siria è stato uno dei primi Paesi arabi a stabilire relazioni diplomatiche con la Repubblica Popolare Cinese, ed è stato uno dei Paesi che ha promosso la storica risoluzione per ripristinare il seggio legittimo della Repubblica Popolare Cinese presso l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. “Nel corso dei 67 anni trascorsi dall’instaurazione dei rapporti diplomatici tra i due paesi, le relazioni Cina-Siria hanno resistito alla prova dei cambiamenti nella situazione internazionale, e la loro amicizia è diventata più forte nel tempo”, ha commentato Xi Jinping.
Vale la pena di ricordare che, nel 2002, la Siria ha aderito all’iniziativa cinese Belt and Road. A tal proposito, Xi Jinping ha detto al suo omologo siriano che la Cina è disposta a rafforzare la cooperazione con la Siria nell’ambito dell’iniziativa e ad aumentare anche le importazioni di prodotti agricoli di alta qualità dalla Siria. Dal canto suo, Assad ha risposto che la Siria apprezza sinceramente il governo cinese per il suo prezioso sostegno al popolo siriano e si oppone fermamente a qualsiasi interferenza negli affari interni della Cina.
Durante l’incontro tra i due capi di Stato, Xi ha sottolineato che la Cina continuerà a sostenere fermamente la Siria su questioni riguardanti i suoi interessi fondamentali e le sue principali preoccupazioni, lavorerà con la Siria per salvaguardare gli interessi comuni dei Paesi in via di sviluppo e sosterrà la Siria nell’opporsi alle interferenze straniere, rifiutando unilateralismo e prepotenza e la salvaguardia dell’indipendenza nazionale, della sovranità e dell’integrità territoriale. “La Cina sostiene la Siria nella ricostruzione, nel rafforzamento delle capacità antiterrorismo e nella promozione di una soluzione politica della questione siriana secondo il principio ‘guidata dalla Siria, di proprietà della Siria’”, ha aggiunto il presidente cinese.
Secondo gli osservatori cinesi, la visita del presidente siriano nella Repubblica Popolare porterà le relazioni bilaterali ad un nuovo livello, permettendo di avviare una serie di progetti di cooperazione pratica. “Riteniamo che la visita del presidente Bashar al-Assad approfondirà ulteriormente la fiducia politica reciproca e la cooperazione in vari campi tra i due Paesi e porterà le relazioni bilaterali a nuovi livelli”, aveva commentato Mao Ning, portavoce del ministero degli Esteri cinese, al momento dell’arrivo del leader siriano nel Paese.
“La visita in Cina dimostra gli sforzi della Siria per ritornare nella comunità internazionale e cercare un’uscita dal suo isolamento diplomatico”, ha affermato He Wenping, ricercatore dell’Accademia cinese delle scienze sociali, intervistato dal Global Times. “La Cina svolgerà senza dubbio un ruolo molto importante mentre la Siria cerca una nuova diplomazia equilibrata e globale in questa nuova era storica“, ha aggiunto Yin Gang, ricercatore presso l’Istituto di studi sull’Asia occidentale e sull’Africa presso l’Accademia cinese delle scienze sociali.
La visita di Assad in Cina va considerata anche nell’ambito delle politiche che Pechino sta portando avanti nella regione mediorientale, come nel caso del ruolo di mediazione ricoperto per il raggiungimento dello storico accordo di marzo tra Arabia Saudita e Iran. La visita del presidente siriano dimostra ancora una volta come la Cina stia compiendo grandi sforzi diplomatici per la stabilizzazione della regione. Dal canto suo, il governo di Damasco ripone grandi speranze nella Cina affinché si impegni nella ricostruzione del Paese e faciliti la comunicazione con Turchia, Iran e Russia, in modo da ripristinare gradualmente il pieno controllo del Paese da parte del governo centrale di Assad.
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