Il presidente cubano Díaz-Canel nella capitale europea dell’imperialismo

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di Giulio Chinappi

Il presidente cubano Miguel Díaz-Canel è giunto a Bruxelles per prendere parte al vertice CELAC-UE. Presente anche la vicepresidente venezuelana Delcy Rodríguez e i leader di numerosi altri Paesi latinoamericani.

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Dopo il successo della sua visita in Portogallo, il presidente cubano Miguel Díaz-Canel è giunto a Bruxelles per prendere parte al III Vertice dei Capi di Stato e di Governo della Comunità degli Stati dell’America Latina e dei Caraibi (CELAC) e dell’Unione Europea (UE), previsto per le giornate del 17 e 18 luglio. Secondo quanto espresso da un comunicato del ministero degli Esteri cubano, la visita del presidente cubano ha il fine di espandere la cooperazione inclusiva e reciprocamente vantaggiosa in aree strategiche come il finanziamento dello sviluppo, il confronto con il cambiamento climatico, la sicurezza alimentare e l’energia rinnovabile.

L’arrivo di Díaz-Canel a Bruxelles ha un valore particolarmente significativo in quanto giunge solo pochi giorni dopo che il parlamento europeo, con sede nella stessa capitale belga, ha votato una vergognosa risoluzione contro Cuba che dimostra il totale asservimento dei governi europei all’imperialismo statunitense. Inoltre, Bruxelles è anche la sede europea della NATO, e quindi possiamo dire che la città belga merita pienamente il titolo di capitale europea dell’imperialismo.

In molti hanno persino proposto al presidente cubano di boicottare il vertice dopo il voto del parlamento europeo, ma Díaz-Canel ha prontamente risposto che Cuba vuole mostrare il suo volto pacifico e aperto al dialogo anche nei confronti di coloro che manifestano il loro ingiustificato astio nei confronti dell’isola caraibica: “Sarò presente a Bruxelles al Vertice Celac-Unione Europea, come dimostrazione della volontà di Cuba di continuare a costruire ponti nel relazioni tra le due regioni, sulla base dell’uguaglianza, del rispetto reciproco e con l’aspirazione a mantenere una maggiore cooperazione a beneficio dei nostri popoli“, ha dichiarato il segretario del Partito Comunista di Cuba, mentre si trovava in visita a Lisbona.

In un incontro con associazioni e partiti politici belgi che sostengono Cuba, Díaz-Canel ha ringraziato tutti coloro che esprimono la propria solidarietà nei confronti dell’isola in Belgio e in Europa, evidenziando l’aggressività dell’imperialismo statunitense nei confronti della maggiore delle Antille, intensificatasi nel corso della pandemia di Covid-19. A questo proposito, ha ricordato le 243 misure adottate dall’amministrazione di Donald Trump contro Cuba, compresa l’inclusione di Cuba nell’elenco unilaterale di Washington dei Paesi che sponsorizzano il terrorismo. Díaz-Canel ha inoltre denunciato la crudeltà e la perversità della politica statunitense per cercare di soffocare il popolo della più grande delle Antille, evidenziata nel bel mezzo della pandemia di Covid-19.

Altro Paese vittima dell’imperialismo statunitense e, di riflesso, di quello servile europeo, anche il Venezuela sarà presente al vertice CELAC-UE, rappresentato dalla vicepresidente Delcy Rodríguez. Al suo arrivo nella capitale belga, Rodríguez ha sottolineato che la diplomazia di pace bolivariana sostiene relazioni rispettose tra pari ed è la voce dei popoli nel mondo, indicando che il Venezuela sosterrà relazioni rispettose tra le nazioni al vertice.

Nella giornata di domenica, ha anche avuto luogo un incontro tra i due ministri degli Esteri Yván Gil, della Repubblica Bolivariana del Venezuela, e Bruno Rodríguez Parrilla, della Repubblica di Cuba. In quest’occasione, i due diplomatici hanno esaminato i rapporti di fratellanza e solidarietà che uniscono i due popoli, sancito la loro posizione antimperialista e respinto le misure coercitive unilaterali e il blocco imposto dagli Stati Uniti ai due Paesi. I ministri hanno inoltre sottolineato l’importanza dell’unità dei paesi dell’America Latina e dei Caraibi, per formare un grande blocco che permetta di porre fine all’egemonia statunitense, totalmente dannosa per i popoli del mondo. Infine, hanno fatto riferimento alla volontà dei loro governi di lavorare per un mondo più giusto, articolato a partire da principi fondamentali come il diritto alla sovranità e all’autodeterminazione dei popoli.

Oltre al presidente cubano Miguel Díaz-Canel e alla vicepresidente venezuelana Delcy Rodríguez, numerosi altri leader latinoamericani sono giunti a Bruxelles per prendere parte al vertice CELAC-UE. Tra questi figurano il presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, il presidente della Bolivia, Luis Arce, il presidente dell’Argentina, Alberto Fernández, il presidente della Colombia, Gustavo Petro, la presidente dell’Honduras, Xiomara Castro, il presidente del Cile, Gabriel Borić, il presidente dell’Ecuador, Guillermo Lasso, e il presidente del Paraguay, Mario Abdo Benítez.

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