di Liu Xin
FONTE ARTICOLO: GLOBAL TIMES
Analisti cinesi hanno affermato che i recenti segnali inviati dagli Stati Uniti sulla Cina sono stati del tutto caotici, il che potrebbe portare maggiore incertezza alle già tese relazioni bilaterali; gli stessi hanno esortato gli Stati Uniti a essere più sinceri nel fissare le relazioni con la Cina invece di intraprendere azioni provocatorie contro di essa, soprattutto dopo che l’immagine di un pallone bianco ha fatto notizia negli Stati Uniti e in alcuni paesi occidentali; questo perché i funzionari del Pentagono hanno affermato che si trattasse di un pallone spia cinese che stazionava nei cieli del Montana e che ha volato per una traiettoria che lo ha portato su “siti sensibili” negli Stati Uniti.
Un portavoce del ministero degli Esteri cinese ha detto che il pallone in questione era, sì, un dirigibile proveniente dalla Cina, ma ha respinto l’affermazione che si trattasse di un pallone spia, affermando che il dirigibile era civile, utilizzato principalmente per scopi di ricerca meteorologica, e che ha deviato dalla sua rotta pianificata dopo essere stato colpito dai venti occidentali e a causa della sua limitata capacità di autogoverno in volo.
Il portavoce ha anche affermato che la parte cinese si rammarica dell’ingresso involontario del dirigibile nello spazio aereo statunitense e che continuerà a comunicare con la parte statunitense e a gestire adeguatamente questa situazione inaspettata causata da forza maggiore.
Il pallone – delle dimensioni di tre autobus – viaggiava a un’altitudine “ben al di sopra del traffico aereo commerciale e non rappresentava una minaccia militare o fisica per le persone a terra”.
Il generale Patrick Ryder, un portavoce del Pentagono, ha riferito dell’accaduto ai giornalisti nel corso di una conferenza stampa frettolosamente organizzata in cui ha affrontato la situazione in corso.
Prima di chiarire i fatti, le forze armate e i media statunitensi hanno accusato la Cina di spionaggio, e questo incidente ha portato la recente propaganda degli Stati Uniti sulla “minaccia cinese” a un nuovo livello, con alcuni analisti cinesi che hanno affermato che tale acrobazia – non è stata sostenuta da prove concrete – potrebbe portare nuove tensioni alle relazioni Cina-USA, in quanto fa seguito a mosse più intense degli Stati Uniti per contenere la Cina nei campi dell’esercito, della tecnologia e della diplomazia e anche su questioni di grande interesse per la Cina, tra cui quella inerente l’isola di Taiwan.
La serie di azioni degli Stati Uniti contro la Cina è arrivata anche con la notizia proveniente dagli Stati Uniti che il segretario di Stato americano Antony Blinken visiterà la Cina il 5 e 6 febbraio.
La Cina non ha ancora confermato la visita di Blinken.
Dopo il clamore scatenatosi intorno all’incidente del pallone, i media statunitensi hanno riferito che l’amministrazione Biden ha deciso di posticipare l’imminente viaggio di Blinken a Pechino.
Gli analisti dicono che mentre la comunità internazionale si aspetta di vedere le due principali economie del mondo allentare le tensioni attraverso interazioni ad alto livello per promuovere lo sviluppo globale nell’era post-pandemia, gli Stati Uniti devono, invece, essere esortati a essere più sinceri nel compiere mosse concrete per risolvere i problemi con la Cina, invece di fare più provocazioni.
Mantenere una comunicazione ad alto livello è propizio al miglioramento delle relazioni bilaterali; tuttavia, profondamente influenzata dalla sua politica interna, Washington ha inviato segnali del tutto caotici, con impegni positivi presi dal massimo leader e azioni continue che li smentiscono e che mettono ulteriormente a rischio le relazioni, portando maggiori incertezze nei legami tra i due Paesi; questo è quanto ha dichiarato al Global Times Li Haidong, professore presso l’Istituto di relazioni internazionali della China Foreign Affairs University.
Questa settimana, mentre risuonava la minaccia della Cina, il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin era stato impegnato in un vortice di attività in Corea del Sud e nelle Filippine – due dei paesi confinanti con la Cina – per intensificare le esercitazioni militari e spingere per un più ampio accesso delle truppe statunitensi alle basi nel sud-est asiatico.
Oltre ad aumentare la propria presenza militare intorno alla Cina, gli Stati Uniti hanno anche intensificato gli sforzi per strangolare la Cina cona zioni nel settore dell’alta tecnologia, inclusa la decisione di cessare le licenze di approvazione per le aziende americane per esportare la maggior parte degli articoli al gigante tecnologico cinese Huawei e costringere, poi, i Paesi Bassi e il Giappone ad accettare di unirsi agli Stati Uniti nel limitare le esportazioni di apparecchiature avanzate per la produzione di chip verso la Cina; sono state anche incessantemente esaltate le questioni sull’isola di Taiwan in vista dell’anniversario del conflitto militare russo-ucraino.
Impostare vere e propre barriere
Gli analisti hanno affermato che non è né strano né raro vedere gli Stati Uniti giocare a questo vecchio trucco di esercitare pressioni estreme sulla Cina prima di potenziali interazioni significative e di alto livello nel tentativo di ottenere più merce di scambio. Tuttavia, la Cina non scenderà a compromessi sulle sue preoccupazioni fondamentali e prenderà contromisure contro le provocazioni, accogliendo con favore qualsiasi scambio fatto con buone intenzioni.
La Cina ha pubblicato un rapporto in cui è stata esaminata la pratica intenzionale della giurisdizione a braccio lungo messa in atto dagli Stati Uniti negli ultimi anni e i pericoli che ha portato all’ordine politico ed economico internazionale e allo stato di diritto internazionale.
Alcuni analisti hanno interpretato il rapporto come una risposta ai tentativi di soppressione della Cina da parte di Washington.
Gli Stati Uniti stanno affrontando un problema su come bilanciare i propri obiettivi strategici con le esigenze pratiche interne, poiché il contenimento della Cina è più un gioco a somma negativa che a somma zero. Mentre tenta di paralizzare la Cina, Washington si sta sparando i piedi. Ad esempio, l’industria dei semiconduttori negli Stati Uniti sta affrontando le sfide più difficili dagli anni ’90 e la sua industria di Internet ha subito l’inverno più freddo, ha detto al Global Times Lü Xiang, esperto di studi statunitensi presso l’Accademia cinese delle scienze sociali.
La ripresa economica non è l’unico campo in cui gli Stati Uniti hanno bisogno della Cina. Gli analisti hanno notato che l’amministrazione Biden sta cercando di tenere colloqui con la Cina su una serie di questioni, tra cui il conflitto Russia-Ucraina, gli scambi tra i due eserciti e il clima. I canali di comunicazione sugli ultimi due campi erano stati temporaneamente sospesi dopo la visita altamente provocatoria dell’ex presidente della Camera degli Stati Uniti Nancy Pelosi nell’isola di Taiwan.
Alcuni legislatori statunitensi, in particolare quelli aggressivi anti-cinesi, hanno provocatoriamente pubblicato un elenco più lungo di questioni che dovrebbero essere discusse tra Cina e Stati Uniti.
I media statunitensi hanno riferito che il senatore statunitense Bob Menendez ha scritto a Blinken per esortarlo a parlare delle questioni relative ai diritti umani e alla questione di Taiwan.
Li ha affermato che anche la Cina ha un proprio elenco di questioni di cui deve parlare con gli Stati Uniti, in particolare sull’isola di Taiwan. Con il danno arrecato dalla visita di Pelosi sull’isola che persiste ancora sulle relazioni Cina-USA, l’amministrazione Biden dovrebbe onorare in modo credibile il suo impegno e assicurarsi che il nuovo presidente della Camera Kevin McCarthy non provochi la Cina con una visita sull’isola, una mossa che getterebbe veramente una barriera sulle relazioni bilaterali.
Gli Stati Uniti hanno continuato a giocare la carta di Taiwan, con l’ultima trovata del direttore della Central Intelligence Agency statunitense William Burns, che ha affermato che le “ambizioni” della Cina sull’isola non devono essere sottovalutate.
In risposta, il portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning ha dichiarato in conferenza stampa che l’isola è una parte inalienabile della Cina e che la questione di Taiwan è un affare interno della Cina e che è di natura diversa dalla questione dell’Ucraina. Ha esortato alcune persone negli Stati Uniti a smettere di creare nuovi fattori che porteranno tensione alla situazione attraverso lo Stretto.
Gli analisti affermano che la Cina ha reso chiara la linea rossa agli Stati Uniti, ed è tempo che gli Stati Uniti mostrino sincerità nel fissare i legami.
Lü ha affermato che gli Stati Uniti e la Cina dovrebbero cogliere l’attuale finestra di opportunità per migliorare le proprie relazioni, poiché gli Stati Uniti cadranno in un ulteriore caos dopo l’inizio del ciclo elettorale.
Relazioni più stabili tra Cina e Stati Uniti non solo portano un vantaggio per Pechino e Washington, ma soddisfano anche le aspettative della comunità internazionale.
Il CeSE-M sui social