di Andrew Korybko
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La valutazione del Ministro degli Esteri Lavrov è la più accurata finora fatta da qualsiasi figura straniera al di fuori dell’India stessa, il che dimostra quanto la Russia conosca bene questo Paese e quanto apprezzi il suo nuovo ruolo.
Il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha dichiarato, durante la sua partecipazione al Forum internazionale Primakov Readings della scorsa settimana, che “in modo naturale, l’India è uno dei Paesi che non solo aspira ad essere, ma è alla base della formazione di un mondo multipolare come uno dei suoi poli più importanti”. Ciò ha fatto seguito al suo precedente elogio di questo Stato dell’Asia meridionale per aver rifiutato di unirsi alle alleanze degli Stati Uniti contro la Russia e la Cina, a sua volta giunto dopo che il Presidente Vladimir Putin aveva elogiato il Primo Ministro indiano Modi e tutto il popolo indiano.
La valutazione di questo diplomatico di alto livello è la più accurata di quella elaborata da qualsiasi altra figura straniera al di fuori dell’India stessa, il che dimostra quanto la Russia conosca bene questo Paese e quanto apprezzi il suo nuovo ruolo. Alla fine del mese scorso, è stato riferito che la Russia ha chiesto all’India di aumentare le sue esportazioni di ben cinque volte; il Ministro degli Affari Esteri Jaishankar ha successivamente confermato lo spirito di questa proposta, chiarendo però che le discussioni in merito erano di gran lunga precedenti all’operazione speciale del suo partner in Ucraina.
Tornando all’apparizione di Lavrov all’evento della scorsa settimana, merita di essere menzionato anche il fatto che egli abbia riaffermato il sostegno della Russia all’aspirazione di Nuova Delhi di diventare membro permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Ha poi aggiunto che l’India è tra i Paesi che “hanno più motivi per diventare un membro equo del mondo multipolare rispetto all’UE”.
Si tratta di una valutazione sensata, soprattutto se si considera che Lavrov ha iniziato il suo discorso elogiando il ruolo dell’India nel quadro della RIC (Russia – India – Cina), cui attribuisce il merito di aver catalizzato i processi multipolari.
Le origini della transizione sistemica globale verso il multipolarismo possono essere fatte risalire alla metà degli anni ’90, quando l’ex ministro degli Esteri Primakov concettualizzò per la prima volta la RIC prima di metterla in pratica, esattamente come Lavrov ha ricordato a tutti, ma i relativi processi hanno subito un’accelerazione senza precedenti a seguito dell’operazione speciale di quest’anno e di tutto ciò che ne è seguito. La magistrale risposta dell’India a questo caos l’ha portata a diventare una Grande Potenza di rilevanza globale, i cui dettagli possono essere letti qui.
L’intento di sottolineare questo aspetto nel contesto di questa analisi è quello di spiegare perché Lavrov abbia una così alta considerazione del ruolo contemporaneo di questo Paese nelle relazioni internazionali. Per dirla con le sue parole, “l’India è attualmente uno dei Paesi leader in termini di crescita economica, forse addirittura il leader. La sua popolazione sarà presto maggiore di quella di qualsiasi altro Paese. Nuova Delhi ha una vasta esperienza diplomatica nel risolvere vari tipi di problemi, oltre ad avere autorità e reputazione nella sua regione”.
Tutto questo è vero, soprattutto i dati economici che ha citato, come dimostrato dal rapporto dell’OCSE del mese scorso, che ha mostrato che l’India è cresciuta a un ritmo doppio rispetto alla Cina nell’ultimo anno. La sua presidenza del G20 le darà anche un’opportunità senza precedenti di guidare il Sud globale e quindi di progredire nel suo grande obiettivo strategico di assemblare un nuovo Movimento dei Non Allineati (i cosidetti “Neo-NAM”) per creare un terzo polo di influenza che rompa il duopolio della superpotenza bimultipolare sino-americana.
Nel suo discorso, Lavrov ha dichiarato: “Stiamo cercando di accelerare i processi [multipolari]”, affermazione che può essere interpretata in un contesto più ampio come, ad esempio, un riferimento al pieno sostegno della Russia all’ascesa dell’India come Grande Potenza di rilevanza globale, che ha indiscutibilmente cambiato il corso delle relazioni internazionali lo scorso anno. La loro speciale e privilegiata partnership strategica è quindi tra i più importanti motori dell’emergente ordine mondiale multipolare, che tutti gli osservatori obiettivi devono finalmente riconoscere.
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