Vietnam, un mondo di opportunità. La provincia di Binh Duong

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di Stefano Vernole

Il Centro Studi Eurasia e Mediterraneo ha partecipato alla presentazione del libro “Vietnam, un mondo di opportunità. Uno sguardo. Oggi, domani e dopo domani. Verso la Società 5.0” di Maily Anna Maria Nguyen che si è tenuto giovedì 19 maggio 2022 a Bologna.

Perché il World Economic Forum ha definito il Vietnam come un miracolo di sviluppo economico?

Come è riuscito il Vietnam a diventare una nuova frontiera per le imprese italiane ed emiliano-romagnole in particolare, tanto che nell’ultimo decennio l’interscambio tra i due Paesi ha avuto una costante e significativa crescita, con oltre 800 imprese regionali che esportano in Vietnam?

A queste domande dà risposta il libro “Vietnam, un mondo di opportunità. Uno sguardo. Oggi, domani e dopo domani. Verso la Società 5.0” di Maily Anna Maria Nguyen, esperta di internazionalizzazione di impresa, Smart city-community e direttore del Desk Vietnam attivato da Unioncamere Emilia-Romagna nel 2013.

Il risultato è arrivato grazie al lavoro svolto dal Desk di concerto con la Regione Emilia-Romagna e Associazioni di categoria che ha portato ad accordi di collaborazione per promuovere l’export, gli investimenti, la cooperazione economica, il trasferimento di tecnologie e la collaborazione in attività di ricerca e sviluppo con realtà come Becamex IDC Corp, l’agenzia per lo sviluppo della provincia del Binh Duong, tra le più dinamiche del mercato asiatico1.

Dopo la firma dell’Accordo strategico di partenariato tra Italia e Vietnam, le ambasciate dei due Paesi hanno contribuito a rafforzare i legami istituzionali anche a livello regionale.

Sempre nel 2013 c’è stata la prima missione ufficiale emiliano-romagnola che ha avuto aspetti non solo commerciali ma anche sociali, in particolare nel settore della conoscenza e della formazione; ciò ha favorito la stipula di accordi di collaborazione tra centri di ricerca, università e nel mondo scientifico-tecnologico.

L’Emilia-Romagna – che già godeva di una discreta simpatia a causa delle sue posizioni politiche ai tempi dell’invasione nordamericana del Vietnam – può contare oggi su alcuni elementi di comunanza: una simile cultura del lavoro, l’inclusione sociale e il capitale umano messo al centro del sistema produttivo.

Tra i settori economici più interessanti per stipulare joint ventures, si segnalano la meccanica, l’automotive e l’agroindustria.

Il Vietnam, in cui la presenza dello Stato rimane indispensabile per guidare un sistema economico complessivo che prima della pandemia cresceva del 7% all’anno, può inoltre contare sulla sua posizione geografica di porta aperta verso i mercati dell’Asean (630 milioni di potenziali consumatori) e del RCEP (1/3 dell’attuale PIL mondiale).

NOTE AL TESTO

1 Accelerate innovation, technology and manufacturing in the Southern Key Economic Zone of Vietnam, https://investinsouthvietnam.com/

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