ARTICOLO ORIGINALE PUBBLICATO SU TASS.RU (lingua russa)
Come ha osservato Stefano Vernole, responsabile delle relazioni esterne del Centro Studi Eurasia-Mediterraneo, il presidente russo sottolineò che il modello di un mondo unipolare non ha nulla a che fare con la democrazia.
Il presidente russo Vladimir Putin 15 anni fa nel suo discorso alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco ha delineato tesi che sono confermate e rilevanti per l’attuale situazione geopolitica. Questa opinione è stata espressa giovedì in un’intervista a un corrispondente TASS dal vicedirettore della rivista italiana Eurasia e dal responsabile delle relazioni esterne del Centro Studi Eurasia-Mediterraneo Stefano Vernole.
“Il discorso di Vladimir Putin a Monaco rimane rilevante oggi. Il presidente russo ha stabilito un principio fondamentale: la sicurezza di tutti è sicurezza comune. Ha sottolineato che il modello di un mondo unipolare non può esistere, poiché distrugge non solo l’intero sistema, ma anche il “padrone” di questo modello dall’interno. Non ha nulla a che fare con la democrazia“, ha detto l’analista.
Ha osservato che la previsione espressa allora, vale a dire che il PIL dei BRICS supererà il PIL dell’UE, è stata soddisfatta. “Oggi, grazie al progetto cinese “One Belt – One Road” insieme al progetto dell’Unione Eurasiatica, la situazione economica è garantita molto meglio che nel mondo occidentale. Anche allora, Putin ha parlato del mercato dell’energia, ha sottolineato la necessità di relazioni trasparenti e paritarie al fine di evitare speculazioni. Ma è stata la Commissione europea a spingere molti Stati membri dell’UE a non concludere più contratti a lungo termine [per le forniture di gas] con la Russia, imponendo contratti spot, che sono sempre oggetto di speculazioni“, ha aggiunto Vernole.
Infine, Putin ha anche sottolineato in quel momento che l’espansione della NATO non poteva essere collegata alle questioni della modernizzazione dell’alleanza e della garanzia della sicurezza in Europa. Come possiamo vedere oggi, l’allargamento della NATO ha portato ad una maggiore instabilità e insicurezza, ha detto Vernole.
Ha ricordato che il presidente russo ha sottolineato che nel corso della storia, la Russia ha perseguito una politica estera indipendente. “E oggi Mosca sta lavorando a un nuovo ordine mondiale in cui la sicurezza e il benessere sarebbero garantiti non a pochi eletti, ma a tutti“, ha concluso l’analista.
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