Articolo originale: Instituto de Polìtica Internacional, “Energia nuclear para el futuro”, 14 novembre 2020 https://politicainternacional.com.mx/2020/11/14/energia-nuclear-para-el-futuro/
Il lavoro dell’Agenzia Internazionale dell’Energia Atomica (IAEA) è legato a molti degli obiettivi di sviluppo sostenibile approvati lo scorso anno dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite; tre di questi obiettivi in particolare evidenziano il contributo dell’energia nucleare agli scenari energetici del futuro:
- l’obiettivo 7: ‘accesso a un’energia pulita e sostenibile’, che concentra gli sforzi sul raggiungimento di uno sviluppo compatibile sia con l’aumento della popolazione mondiale che con la crescita della domanda energetica;
- l’ obiettivo 9: ‘industria, innovazione e infrastrutture’, che richiede un ampio accesso all’energia;
- l’obiettivo 13: ‘azione per il clima’, che fissa gli obiettivi per un’energia pulita e rispettosa dell’ambiente.
L’energia nucleare copre circa l’11% della fornitura elettrica mondiale grazie a 450 reattori nucleari in funzione in 30 Paesi. Secondo le nostre proiezioni, per i decenni a venire, l’energia nucleare continuerà a svolgere un ruolo chiave nella rete energetica globale. Mentre l’uso dell’energia nucleare è in aumento, il suo peso su scala mondiale si sta riducendo e la sua competitività è in discussione. Sebbene le centrali nucleari richiedano un consistente investimento iniziale, possono comunque essere considerate competitive se si tiene conto del costo di produzione dell’elettricità per tutto il loro ciclo di vita. La competitività di qualsiasi opzione energetica è da contestualizzarsi con il Paese preso in esame dipendendo da molti fattori quali, ad esempio, le risorse naturali disponibili.
Un numero crescente di Stati membri dell’IAEA, molti dei quali preoccupati per il cambiamento climatico e la necessità di rafforzare il proprio approvvigionamento energetico, sta considerando di incorporare l’energia nucleare nei propri sistemi di produzione energetica o di espanderne l’uso.
L’IAEA promuove lo sviluppo sostenibile dell’energia nucleare, appoggiando programmi nuovi o già esistenti in tutto il mondo, e lo sviluppo di nuove tecnologie nel campo. Aiutiamo inoltre gli Stati membri a sviluppare capacità a livello locale in materia di pianificazione e analisi energetica, di conoscenza del nucleare e nella gestione delle informazioni, gettando le basi per la sicurezza tecnologica e fisica.
L’innovazione, i progressi tecnologici e nuovi modelli economici possono creare le condizioni per un aumento del contributo dell’energia nucleare alla rete energetica globale e allo sviluppo sostenibile. I nuovi progetti di reattori nucleari hanno visto miglioramenti nelle caratteristiche di sicurezza e possono funzionare in modo più efficiente generando meno prodotti di scarto o addirittura consumandoli all’interno del ciclo produttivo. Anche i progressi nel ciclo del combustibile nucleare contribuiscono alla riduzione dei rifiuti rendendo l’energia nucleare più sostenibile. Finanziamenti creativi e accordi economici tra i governi ed il settore privato contribuiscono allo sviluppo tecnologico e aiutano a gestire meglio i grandi investimenti necessari per le infrastrutture nucleari.
Se consideriamo le emissioni durante l’intera vita utile del processo di generazione di elettricità attraverso diverse opzioni energetiche, l’energia nucleare, insieme all’energia idroelettrica e all’eolico, produce elettricità senza generare emissioni di anidride carbonica (CO2) e risulta fra le meno impattanti in termini di produzione di gas serra. Considerando il ciclo di vita totale di un impianto nucleare si hanno emissioni più basse rispetto alle fonti energetiche rinnovabili.
L’energia rinnovabile ha molti vantaggi ed è pulita tuttavia ha lo svantaggio di dipendere dal vento o dalla luce solare. L’energia nucleare è un utile complemento: può produrre energia in modo coerente ed efficiente per la maggior parte dell’anno (in diversi Paesi il tasso di generazione ha ripetutamente superato il 90%), giorno e notte, e può anche essere distribuita su larga scala, il che la rende una soluzione particolarmente adatta per soddisfare la domanda di elettricità sia delle città che dell’industria. Guardando al futuro sono in fase di sviluppo innovativi sistemi di energia ibrida con l’obiettivo di combinare energia nucleare e fonti di energia rinnovabile per produrre elettricità o sfruttare il calore dei reattori nucleari per altre applicazioni, come la desalinizzazione dell’acqua di mare.
Clima ed energia
Essendo una tecnologia a basse emissioni di carbonio già disponibile, l’energia nucleare può aiutare i paesi a rispondere alla doppia sfida clima-energia stabilita nell’Accordo di Parigi. L’Accordo di Parigi, che 195 Paesi hanno firmato nel 2015 nell’ambito della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, invita i governi a limitare l’aumento della temperatura media globale ben al di sotto dei 2° C rispetto ai livelli preindustriali. Circa un terzo delle emissioni di gas serra proviene dalla produzione di energia; pertanto, dobbiamo ridurre le emissioni di carbonio nel settore energetico per controllare gli effetti catastrofici del riscaldamento globale.
L’IAEA dispone di una serie completa di strumenti per aiutare gli Stati membri a comprendere meglio e rispondere alla sfida clima-energia e ad attuare un programma di energia nucleare. Cerchiamo di fornire una valutazione oggettiva del nucleare. Aiutiamo i responsabili delle decisioni a considerare tutte le opzioni tecnologiche per la produzione di energia. Su richiesta di uno Stato membro, forniamo assistenza per l’attuazione sostenibile, tecnologicamente e fisicamente sicura del suo programma nucleare.
L’energia nucleare può continuare a promuovere lo sviluppo sostenibile fornendo l’energia necessaria per sostenere una popolazione in crescita e una società sempre più industrializzata. Allo stesso tempo, i suoi effetti sul clima e sull’ambiente sono minori rispetto a quelli della maggior parte delle altre forme di energia.
Dati di base:
Dieci nuovi reattori sono stati collegati alla rete nel 2015, il numero più alto dal 1990.
Traduzione per il CeSEM di Silvia Boltuc
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