Dove naviga la nave di Trump? Intervista a Dejan Lucic

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A cura di Dragan Mraovic

Ormai è chiaro che la nave neoliberale naviga verso la fine del suo Impero. Dove naviga la nave del nuovo presidente americano Trump?

Il mondo è in una grande attesa che il nuovo presidente Donald Trump giri il timone degli Stati Uniti, precedentemente diretto verso la perdizione del genere umano.

I rapporti dei servizi segreti militari informano che la Russia non ha intenzione di fare una guerra lunga ed estenuante ma colpirebbe subito con le bombe atomiche la costa orientale e quella occidentale, quindi il vulcano Jelouston, il che segnerebbe la fine dell’Impero!

La CIA, sotto il controllo dei neoconservatori, ha inviato delle relazioni secondo le quali agenti di spicco, sotto la minaccia della terza guerra mondiale, avrebbero fatto un colpo di Stato per portare il loro uomo al potere. Costui avrebbe il compito di riconsegnare la Russia ancora una volta alla gestione dell’Occidente usando la retorica nazionalista!

L’intelligence militare ha riunito gli ufficiali più influenti e l’élite di ammiragli e di ufficiali della NATO per vedere che cosa fare. Certo, ha consultato anche il guru della geopolitica Henry Kissinger, che era del parere opposto a quello del suo rivale Zbigniew Brzezinski. Henry ha consigliato un’alleanza tattica con la Russia di Putin – contro un nuovo avversario!
Chi sarebbe questo nuovo avversario?

Naturalmente, questo nuovo avversario è un alleato della Russia, un gigante in grande sviluppo, la Cina, che è stato favorito in passato dallo stesso Henry Kissinger, con Nixon, grazie agli investimenti e ai finanziamenti occidentali.

Come sappiamo l’atlantocrazia, guidata da Londra e da Washington, crea nel corso della storia apposta i suoi oppositori, ma ad un livello di forza da poterli battere e di conseguenza occupare.

Ricordiamo che i banchieri hanno creato la potenza militare del Giappone con la funzione di minare la Russia nella guerra del 1905, quando sono stati sottratti le isole Curili e Port Arthur. La logistica fornita al Giappone per trasformarlo in uno Stato forte militarmente ha avuto fine dopo l’attacco a Pearl Harbor che è stato alimentato da Washington. Gli ufficiali di rilievo del Giappone sono stati educati a West Point e sapevano che non potevano sconfiggere gli Stati Uniti perché non avevano le risorse necessarie. La rappresentazione teatrale ha però seguito comunque il suo corso e il sipario è calato con le bombe atomiche buttate sulle enclavi ortodosse del Giappone, su Hiroshima e Nagasaki. Il genocidio dei giapponesi è stato il primo passo per l’occupazione del Giappone che continua fino ad oggi

In conclusione, i banchieri, e sappiamo chi sono, hanno solo due mete, la distruzione della Russia ortodossa e la divisione di quel paese in dodici parti. Le parte sopra il Mar Caspio e il Mar Nero farebbero un nuovo Stato di Chazaristan, mentre il secondo obiettivo è la distruzione della Cina, di tutte e due le Coree e del Giappone.
Con quali mezzi?

Dato che gli euroatlantisti e la brusselocrazia usano la tattica del divide et impera e poiché in questo periodo non sono in grado di vincere la Russia di Putin, essi offriranno la loro alleanza ai Russi con la speranza che Putin ci caschi per separarlo dal suo alleato strategico, dalla Cina!

La Russia che hanno creato con Eltsin si è divincolata da loro con Putin. Ora inizia di nuovo la caccia alla Russia, questa volta con le belle parole.
Allo stesso tempo, la quinta e la sesta colonna di agenti sotto controllo occidentale, dovrebbe indebolire il governo russo con la balla di migliorare il tenore di vita e diminuendo gli sprechi di denaro per le spese militari. Quindi, l’Occidente vorrà spingere la Russia in un conflitto con la Cina, e allo stesso tempo cercherà d’indebolirla militarmente.

Come segno di buona volontà, prometteranno alla Russia l’accesso ai mari caldi, soprattutto alla costa europea della Turchia, forse le offriranno anche qualche pezzettino del suo territorio, soprattutto Costantinopoli. Offriranno alla Russia l’influenza sui paesi ortodossi nei Balcani, così come pure il ritiro delle truppe della NATO dal Kosovo e Metohija, cioè da Bondsteel per lasciare la provincia serba ai russi.

Cercheranno di convincere i Russi che il pericolo arriva dall’Oriente tramite l’espansione cinese verso la Siberia, insistendo che il tempo e il numero dei cinesi indicano chiaramente dove loro cercheranno di espandersi.

Naturalmente, Washington e coloro che la governano non si aspettano che la Russia e Putin accettino subito, ma nel corso dei prossimi dieci anni, quando si spera di avere qualcuno che farà il loro gioco sul trono del Cremlino.

Allo stesso tempo, Washington sta lavorando per indebolire l’Unione europea e per la creazione di Stati nazionali e di loro eserciti, perché è stato dimostrato che la NATO, in quanto anazionale, non ha una carica patriottica per fare la guerra, come si era manifestato nell’aggressione contro la Serbia nel 1999. L’alleanza NATO non era in grado di riunire nemmeno 450.000 soldati, quanti ne aveva la piccola Serbia.

Dunque, Trump porta gli Stati Uniti nelle braccia della Russia contro la Cina, con la quale, allo stesso tempo, vuole mantenere buone relazioni economiche e finanziarie, anche se continuerà ad armare tutti i rivali geopolitici dei cinesi.
Quale sarà la risposta della Russia e della Cina a questa mossa di scacchi?

Putin in Ucraina ha applicato la tattica temporale di Kutuzov, rinviando il conflitto in attesa che gli ucraini capiscano di non avere altri alleati tranne la Russia. Con l’arrivo di Trump, quest’atteggiamento di Putin sarà chiaro anche alla giunta militare di Kiev. La Russia riceverà sul tavolo un’offerta per sciogliere l’alleanza con la Cina fino a quando non cadranno le maschere degli Stati Uniti.

Pechino cercherà allo stesso tempo di andare in Europa offrendo gli investimenti il cui l’obiettivo primario sarà l’espansione dell’influenza e non del profitto. Le economie crollate della Grecia, Macedonia, Bulgaria, Serbia, Montenegro, Bosnia-Erzegovina e successivamente dell’Europa centrale e orientale, vedranno nella Cina un liberatore dall’imperialismo occidentale.

Laddove la Russia riceverà da Trump un’influenza politica, la Cina guadagnerà economicamente, facendo attenzione che i due paesi non siano rivali in quei settori che sono essenziali per i russi.

Allo stesso tempo partirà una collaborazione d’intelligence tra Gran Bretagna e Israele, in particolare nella formazione del personale, degli agenti d’influenza, in modo discreto nelle città poco conosciute della Cina, i quali poi saranno inseriti in Russia come “uomini d’affari”. Questi agenti saranno identificati come russi. Alla scoperta di questo trucco, la fiducia reciproca dei due alleati dovrebbe essere compromessa.
Il fattore tempo è quello che i russi e i cinesi sanno utilizzare a loro favore e solo il tempo dimostrerà se lo sapranno fare altrettanto anche i banchieri di Wall Street e della City. Henry Kissinger è riuscito, per questa volta a rimandare la catastrofe, ma se ci sarà qualcuno come lui al suo posto quando se n’è sarà andato Trump è da vedere. La nave di Trump ora naviga contro corrente.
Un pensierino sugli amici Italiani?

L’Italia è stata truffata dopo la Prima Guerra Mondiale. Si dimentica che la Gran Bretagna le aveva promesso la Dalmazia per farla entrare nella guerra, ma chi governa, in particolar modo gli Stati Uniti, si sono poi dimenticati delle loro promesse. Gli Italiani sanno meglio di tutti che cosa hanno ottenuto con quella guerra. Se gli Italiani l’hanno dimenticato, vorrei ricordargli ciò che hanno avuto. Non hanno avuto la Dalmazia e l’Istria, ma la Jugoslavia, prima il regno e poi quella comunista, un paese mai desiderato dai serbi, ma che è stato voluto ancora una volta e come sempre da Londra! L’epilogo di questo processo è l’espulsione, una vera pulizia etnica, degli Italiani dalla Dalmazia e poi di altri 350.000 Italiani dall’Istria!

Ora pensiamoci su insieme: i metodi di conquista sono sempre gli stessi – divide et impera! Ma c’è anche un metodo più saggio: procacciati la benevolenza di qualcuno e poi impera! Qual è l’attrazione della Russia di Putin per i serbi? Il fatto che i serbi vedono i russi come la stessa razza, non solo come ortodossi! Chi vuole poi leggere Sergei Kljosov e le sue scoperte con l’aiuto del DNA, allora avrà da risolvere un rebus la cui soluzione realizza il sogno degli Italiani: Mare Nostro! Mi rendo forse più comprensibile se dico simili similis gaudet.

Allora considerate i Vendi, gli Etruschi, e quindi aggiungeteci Virgilio con un pizzico di Eneide più la conoscenza della razza dinarica e avrete la risposta a un segreto che non conosceva né Giulio Cesare, ma che Londra vi nasconde. Capite, cari Italiani che il segreto è bloccato nella vostra testa velato da un’informazione ufficiale falsa!
La diplomazia italiana sembra stare sempre su almeno due sedie?

La diplomazia ialiana sembra stare sempre su due sedie

La diplomazia italiana deve diventare patriottica e non più un braccio esteso degli interessi dei Rothschild come finora. I vostri geopolitici potrebbero cercare di scoprire i legami del Ministro degli esteri britannico Lord Palmerston con il movimento “Giovane Italia”, e poi i legami di un ufficiale dei servizi segreti britannici, Samuel Horo, con Benito Mussolini sin dal 1919. Ma non bisogna preoccuparsene troppo, perché la Francia e la Germania, così come la Serbia, mirano a risvegliarsi e liberarsi dalla schiavitù imposta dai banchieri della City, alleati con i loro colleghi di Wall Street guidati da Rothschild. Del resto, basta seguire il percorso del denaro per sapere chi governa l’Italia e l’UE.

Solo un’Italia libera può sollevare la bandiera della libertà in Europa, sfruttando ora anche una piccola fessura tra i governanti nell’ombra. Quanto tempo ci vorrà per far crescere questa fessura e quanto essa aumenterà dipende da tutti noi, ma anche dagli avversari! La vostra diplomazia, cioè i singoli diplomatici italiani, dovrebbe aprire la via della libertà collegandosi con la Cina e con la Russia! Dio li aiuterà!

 

Kosovo e Metohija, la Firenze serba è occupata anche dalle forze italiane?

La presenza italiana nel Kosovo e Metohija, in funzione della NATO, è una prova che la Bella Italia è una colonia di Londra e dei Rothschild, perché i soldati italiani proteggono i luoghi sacri ortodossi cristiani, ma non proteggono la popolazione serba e sono stati uccisi migliaia di civili serbi dagli islamisti albanesi sotto la “protezione” della NATO. L’ISIS e gli albanesi sono due lati della stessa moneta. Se l’Italia vuole riavere il Mare Nostro, ovviamente quella parte della costa che non è serba, cioè che è storicamente italiana, allora la politica estera italiana dovrebbe essere amica dei serbi e opporsi agli islamisti albanesi, sopratutto quando faranno una nuova aggressione ai cristiani serbi nel futuro prossimo. In Italia si pensa che i russi dovrebbero difenderla dagli islamisti che fanno un arrembaggio all’Italia (e quest’anno ciò si trasformerà in una vera invasione), senza voler aiutare gli alleati russi? La fratellanza cristiana va dimostrata al momento giusto. Putin ha teso la mano ai cattolici e dai cattolici dipende se si salveranno o meno.

L’Italia ha riconosciuto anche l’indipendenza del Montenegro?

Il Montenegro è una fabbricazione di Stalin. I montenegrini sono serbi. Una volta loro stessi si consideravano gli Spartani serbi, e ora si nascondono dietro un nome grottesco inventato dai Veneziani quando videro le alte montagne montenegrine gettare le ombre sul Mare Nostro a metà del XVI secolo. Questo nome non c’entra con la definizione di una nazione. Per esempio, in Serbia c’è una regione che si chiama Sumadija (Terra dei boschi”) ma non c’è la nazione di sumadiani. La situazione è simile per quanto riguarda la nazione immaginaria della Macedonia. Tornando a noi, se l’Italia vuole avere buoni rapporti con i serbi dovrebbe abbandonare gli echi del passato mussoliniano, cioè le pretese di controllo almeno politico del Montenegro, di Albania e del Kosovo e Metohija – la parte occidentale, cioè Metohija dove ora sta la guarnigione italiana. Il riconoscimento del Montenegro, ma anche del Kosovo e Metohija, è un’autorete della diplomazia italiana a favore di una partita vinta da Rothschild che supporta Milo Djukanovic e i capi schipetari del Kosmet. Il Montenegro è una Terra Rothschildiana. La vicinanza personale del nostro presidente del Consiglio, Aleksandar Vucic, a Milo Djukanovic spiega, per esempio, perché il nostro primo ministro ha pagato due milioni di dollari per la campagna elettorale di Hillary Clinton, che a sua volta è solo una burattina dei Rothschild.

La diplomazia dovrebbe ricordare che la migrazione dei popoli dall’Africa verso l’Europa e l’Italia è finanziata dai Rothschild tramite il loro generale George Soros, il cui vero cognome è Schwartz ed è stato un nazista in Ungheria durante la Seconda Guerra Mondiale. L’obiettivo è la distruzione della civiltà europea e del cristianesimo. Per questo il Vaticano dovrebbe allearsi con la Russia, come i cavalieri di Malta, perché potrà sopravvivere solo nella Terza Roma.

 

Dove va la barca serba?

La barca serba può attraccare solo alla nave russa, con un saluto gentile a Trump e a tutta l’America conservatrice che ha le stesse idee della Serbia e della Russia conservatrice. È l’ora di rendersi conto che non è buono tutto ciò che è moderno. È il momento di riabilitare le nazioni che poi dovrebbero avere buoni rapporti con i loro vicini, come una volta. La Roma antica è stata difesa dalle legioni Dardaniane e chi si ricorda oggi chi erano i Dardani? Se uno rilegge gli scritti di Plinio sui Dardani forse scoprirà il segreto del governare. I Russi lo sanno. Forse sarebbe utile ricordarsi che Napoleone aveva una madre etrusca, come gli Italiani. Roma era l’impero di una sola razza la quale è ancora un segreto per tutti gli storici mentre le religioni rappresentavano l’unico limite, ma anche le religioni variano nel tempo.
Alleanza politica e militare con la Russia e quella economica con la Cina, è il futuro della Serbia. Cioè l’Eurasia è il futuro della Serbia e la via della salvezza dalla schiavitù neoliberista.

 

Serbi e italiani?

Serbi e italiani hanno dimenticato che c’è un soft power per realizzare gli interessi geostrategici dei grandi.
I Serbi dovrebbero ricordare che le navi italiane, e non quelle francesi, hanno salvato i 185.000 soldati serbi provenienti dall’Albania nella Prima Guerra Mondiale, portandoli a Brindisi e poi a Bizerte, così come i soldati fascisti di Mussolini hanno comunque salvato le vite di migliaia di serbi dagli Ustascia, in Croazia, nella Seconda Guerra Mondiale e il Monastero di Decani serbo ortodosso del XIV secolo dagli attacchi terroristi schipetari appartenenti alle formazioni naziste “Balli Kombëtar Shqiptar”.

 

Un pizzico di peperoncino rosso per gli Italiani?

La storia italiana parte ufficialmente da Roma Antica, ma il popolo italiano ha una storia molto più lunga della storia ufficiale. Qualcuno ha rubato agli italiani ventimila anni di storia. Gli Italiani potrebbero chiedersi, dove sono vissuti gli Etruschi, i loro antenati, prima che ritornassero alla penisola? Quale fu la magia etrusca ed egiziana che partiva dallo stesso fegato che loro chiamavano “etrusca” e che utilizzavano per predire il destino? Il nome degli Etruschi sembra un indovinello, se ne fa un mistero, ma gli Etruschi sono Italiani!

*DEJAN LUCIC,  geopolitico e scrittore serbo, ha pubblicato 19 libri in molte edizioni. Ultimamente ha recensito anche l’edizione serba del libro di Alessandro Dugin “Le basi della geopolitica” pubblicato in due volumi in Serbia.
Il suo libro “I segreti della mafia albanese” del 1988 ha svelato il segreto di Sigurimi nel mondo. Per questo libro Ramiz Alia, il presidente della Repubblica d’Albania di allora, ha fatto dimissionare il capo dei servizi segreti del suo paese.
Il suo libro “I governanti dell’ombra” del 1994 ha rivelato che i presidenti degli stati erano solo marionette delle società segrete capeggiate dal “Royal tribunale”. Il suo libro “La repubblica islamica tedesca” (1999) è stato un avvertimento ai servizi tedeschi del BND a cui loro allora non hanno creduto ma che ora si sta avverando. Nello stesso libro c’era una segnalazione al Mossad israelita del tradimento a venire con Barak Obama e Hilary Clinton.

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