All’inizio dell’intervento aereo russo con obiettivi mirati finalizzati alla distruzione dello Stato Islamico, sono spuntate, puntualmente, sul web, vere e proprie “prove a orologeria” volte a diffondere sentimenti anti-russi usando come scudo i diritti umani
Il 30 di settembre la Camera Alta del Consiglio Federale della Russia, ha approvato l’invio dell’aviazione nella zona del conflitto in Siria. Su ordine del Presidente Russo Vladimir Putin sono iniziati gli attacchi con armi di precisione, contro svariati obiettivi nei territori controllati dagli estremisti. L’inizio delle psyops, ha probabilmente addirittura preceduto la diffusione, da parte del Ministero della Difesa russo, del primo video relativo ai bombardamenti russi contro lo Stato Islamico in Siria1in cui, senza far mistero di nessun aspetto, vengono mostrate le postazioni dei terroristi distrutte dall’aeronautica militare russa. Secondo le fonti2 con un totale di circa 20 voli, sono state completamente distrutti i posti di comando nelle mani dei jihadisti. Nonostante tutto ciò, la macchina della propaganda si è messa in moto pubblicando foto di altri scenari di guerra, spacciandole per “danni collaterali” dei bombardamenti russi.
La portavoce ufficiale della Cancelleria Russa Maria Zajarova, ha dichiarato: “Il ministro Sergei Lavrov non ha neppure fatto in tempo a finire il suo discorso innanzi al Consiglio di Sicurezza dell’ONU, che ci siamo scontrati con numerose falsificazioni mediatiche riguardanti la presenza di vittime tra i civili siriani o informazioni che sostenevano che l’azione militare russa fosse diretta contro le forze democratiche del Paese”. In merito alle foto diffuse, la Zajarova continua: “Neanche il tempo di dispiegare [le nostre forze, ndt] per l’operazione, e ci siamo ritrovati le reti sociali invase da fotografie di supposte vittime. Che posso dire? Tutti sappiamo come fanno questo tipo di immagini. Sorprende la velocità con cui hanno preparato tutto ciò. Il famoso film “La cortina di fumo” è il materiale didattico su come organizzare questo tipo di manipolazioni. Si tratta di una simulazione su scala internazionale ed è parte di un attacco mediatico, la guerra della quale abbiamo sentito parlare molte volte”3.
La media adviser siriana, collaboratrice del Presidente Assad, Bouthaina Shaaban ha dichiarato in un’intervista concessa a Russia Today, che l’intervento russo in Siria, senza dubbio, contribuirà a stabilizzare nuovamente il Paese. Bouthaina Shaaban ha poi specificato in merito ai gruppi terroristici presenti in Siria: “Non c’è solo lo Stato Islamico […] Non so perché la gente si dimentichi do Jabat al-Nusra, nonostante ci sia una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU che parla sia di Al-Nusra che dell’ISIS come organizzazioni terroristiche […] Oltre a questi, ci sono decine di organizzazioni terroristiche in Siria. Centinaia di mercenari e terroristi che vengono da ogni parte del mondo”4.
L’Occidente, a quanto pare, oltre a “dimenticarsi” di chi sono i terroristi, etichettandoli, addirittura come “opposizione moderata”, negli ultimi anni ha giocato apertamente sporco contro la Siria. La Russia è stata l’unico stato ad essersi presentata come garante della sovranità nazionale siriana. All’azione mediatica Occidentale, si aggiunge anche quella del governo Saudita, che, dopo aver rigettato la richiesta russa della formazione di una coalizione internazionale per combattere l’ISIS, fa sapere, tramite il Ministro degli Affari Esteri Adel al-Jubeir, in un’intervista ai media statunitensi: “Non c’è futuro per Assad in Siria con tutto il rispetto per i russi o chi per essi […] c’è un’opposizione siriana moderata che sta combattendo contro Bashar Al Assad e questa opposizione sta ricevendo l’appoggio di vari paesi, e noi ci aspettiamo che questo supporto sia continuo e si intensifichi”5.
Tali dichiarazioni, rilette alla luce del punto di vista siriano, fanno quantomeno scaturire delle serie riflessioni su chi sia stato supportato tacitamente negli anni passati e nel presente da parte dell’Occidente e dei suoi alleati. Giusto poche settimane fa, la Francia che oggi applaude agli attacchi russi, probabilmente con l’intento di averne qualche vantaggio, nella persona del Presidente Hollande, faceva sapere che il presidente Assad se ne sarebbe dovuto andare o avrebbe dovuto essere neutralizzato6.
Probabilmente, abbandonata l’idea dell’azione diretta francese, con il termine “neutralizzare” si intendeva anche l’idea diffusa in questi giorni di “processare” Bashar Al-Assad per “crimini contro l’umanità” in seguito ad una raccolta di foto, di cui è già stata preannunciata l’uscita con un libro commerciale dal titolo “Opération César”, con gli “scatti” di un presunto fotografo scappato dal regime siriano e denominato con il nome in codice César, per l’appunto7. Che l’azione di “supporto morale” francese sia finalizzata, poi, alla deposizione forzata del presidente Assad, in virtù di una più ampia operazione di propaganda psicologica? Probabilmente sì, ma sappiamo anche che la Russia, sicuramente, se ne è già accorta e ha preso le dovute contromisure per sostenere il legittimo governo siriano e per continuare a dargli man forte contro il terrorismo internazionale.
Marco Nocera
1 https://www.youtube.com/watch?t=16&v=iSXhUOk73TA
2 http://actualidad.rt.com/actualidad/187300-dron-video-siria-aviones
3 http://actualidad.rt.com/actualidad/187295-rusia-desmiente-ataques-victimas-siria
4 http://www.rt.com/news/317140-russia-syria-strikes-succeed/
5 http://rtl.lu/international/top-stories/715327.html
6 http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2015/09/07/hollande-da-domani-voli-su-siria_41c2b2ad-cac0-4eca-b508-b25b7a9db3b9.html
7 http://it.euronews.com/2015/09/30/francia-inchiesta-contro-regime-di-assad-per-crimini-contro-lumanita/
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